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Digitalizzazione dei dati societari nell’UE: la direttiva in GU UE

10 Gennaio 2025
Di cosa si parla in questo articolo

Pubblicata in Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea la Direttiva (UE) 2025/25 del 19 dicembre 2024, volta all’ulteriore ampliamento e miglioramento dell’uso di strumenti e processi digitali per alcuni aspetti del diritto societario, e con particolare riferimento ai dati societari presenti pubblici registri delle imprese.

La Direttiva modifica pertanto le Direttive 2009/102/CE e (UE) 2017/1132 ed è volta ridurre gli oneri amministrativi gravanti sulle società, in particolar modo sulle PMI, affinché queste ultime possano beneficiare appieno di un mercato unico armonizzato, integrato e digitalizzato, senza ostacoli amministrativi.

In sintesi, la Direttiva prevede:

  • Controlli elettronici pubblici e complementari dell’identità, della capacità giuridica e della legalità delle imprese: la legalità delle transazioni di diritto societario, la protezione dei registri pubblici affidabili e la prevenzione delle attività illecite richiedono l’identificazione corretta e sicura dei partecipanti alle transazioni di diritto societario, nonché la verifica della loro capacità giuridica, anche a fini AML; a tal fine viene facilitata la condivisione dei dati sulle società (come la divulgazione delle generalità dei soci accomandanti) attraverso il sistema di interconnessione dei registri delle imprese (BRIS)
  • Ampliamento degli obblighi informativi delle società (di cui all’art. 14 della Direttiva (UE) 2017/1132); è prevista, inoltre, l’introduzione dei nuovi artt. 14 bis e 14 ter, dedicati rispettivamente alle società di persone ed ai gruppi di società, con l’elenco di tutte le informazioni ed i dati societari che dovranno essere rese disponibili nei registri
  • Certificato delle società UE multilingue a titolo gratuito: i registri saranno chiamati ad emettere un apposito certificato che, accettato in tutti gli Stati membri, avrà efficacia di prova definitiva sia della costituzione della società a cui si riferisce, sia delle informazioni elencate; il certificato potrà essere rilasciato in versione elettronica grazie all’interconnessione dei registri e sarà appositamente autenticato per garantire la conformità del suo contenuto a quanto iscritto nel registro
  • Procura digitale multilingue dell’UE: è prevista l’adozione di un modello standard di procura digitale, per eliminare formalità come la necessità di apostille in relazione ai documenti societari e di traduzioni inutili nelle procedure transfrontaliere; la procura che potrà essere accettata come prova del diritto conferito alla persona autorizzata di rappresentare la società in un altro Stato membro, secondo modalità e condizioni specificate nel documento stesso; il conferimento della procura e la relativa revoca, appositamente iscritti nei registri, avverranno secondo le procedure previste dal diritto nazionale, purché garantiscano la verifica dell’identità, della capacità di agire nonché dell’autorità a rappresentare la società del soggetto che conferisce la procura.
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