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CSDR: la posizione del Consiglio Ue sulle modifiche al Regolamento

16 Gennaio 2023
Di cosa si parla in questo articolo

Il Consiglio dell’Unione europea ha definito la propria posizione in merito alla proposta di aggiornamento del Regolamento sui depositari centrali di titoli (CSDR).

Le modifiche proposte hanno lo scopo di rendere il Regolamento CSDR maggiormente efficiente, semplificando, tra l’altro, i requisiti e fornendo chiarimenti sulle procedure di autorizzazione.

In particolare, le modifiche del Regolamento CSDR intervengono sui requisiti relativi ai passaporti dei depositari centrali di titoli per facilitare la fornitura di servizi transfrontalieri con un’unica licenza.

Le nuove norme, prevedono che sia lo Stato membro d’origine, ossia lo Stato membro in cui il depositario centrale di titoli è autorizzato, a valutare la domanda di quest’ultimo di prestare servizi transfrontalieri.

Le tempistiche previste per la procedura di passaporto saranno, inoltre, rese più chiare e abbreviate, con lo scopo di agevolare la prestazione di una serie più ampia di servizi nei Paesi europei.

Il nuovo Regolamento CSDR provvede, inoltre, a semplificare maggiormente la normativa sull’acquisto forzoso obbligatorio, che prevede l’obbligo per l’acquirente dei titoli a riacquistarli altrove nel caso in cui l’operazione non regolata alla scadenza di un termine prestabilito

La parte inadempiente sarebbe poi tenuta a soddisfare l’eventuale differenza di prezzo tra la nuova operazione e quella originale, nonché tutti i costi dell’acquisto forzoso obbligatorio.

L’acquisto forzoso obbligatorio costituirebbe una nuova misura di ultima istanza, da attivare solo nel caso in cui il livello dei mancati regolamenti sia considerevole nell’UE.

La proposta contiene anche una serie di norme che consentono ai depositari centrali di titoli di usufruire di servizi bancari di tipo accessorio da parte di altri depositari centrali autorizzati per facilitare il regolamento in valute non nazionali.

Inoltre vengono previste delle norme volte a garantire adeguati poteri ed informazioni in capo alle autorità di vigilanza dell’Unione europea per vigilare sui rischi relativi ai depositari centrali di titoli sia UE che di paesi terzi, anche perfezionando la cooperazione in materia di vigilanza.

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