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Contenuti generati dall’IA: prima bozza del Codice di condotta UE

18 Dicembre 2025
Di cosa si parla in questo articolo

La Commissione europea ha posto in consultazione la prima bozza del Codice di condotta sulla trasparenza dei contenuti generati dall’intelligenza artificiale (IA).

Il Codice affronta considerazioni chiave per i fornitori e gli utilizzatori di sistemi di intelligenza artificiale che generano contenuti rientranti nell’ambito di applicazione dell’art. 50, par. 2 e 4, dell’AI Act, in termini di trasparenza ed etichettatura dei contenuti di IA.

Alla prima bozza vi hanno lavorato due gruppi di lavoro, suddivisi in due distinte tematiche:

  • Gruppo di lavoro 1: requisiti per la marcatura e il rilevamento degli output dei sistemi di intelligenza artificiale generativa (artt. 50, par. 2 e 5, dell’AI Act)
  • Gruppo di lavoro 2: requisiti per la divulgazione di deep fake e di determinati testi generati dall’intelligenza artificiale (artt. 50, par. 4 e 5, dell’AI Act)

Il Codice è volto a dare attuazione allo scopo e agli obblighi fondamentali dell’AI Act, ovvero:

  • garantire che i contenuti generati e manipolati dall’IA siano contrassegnati in modo leggibile e rilevabile dalle macchine con soluzioni tecniche efficaci, affidabili, robuste e interoperabili
  • facilitare l’identificazione da parte delle persone fisiche di deepfake e testi generati o manipolati dall’IA pubblicati allo scopo di informare il pubblico su questioni di interesse pubblico.

Questa prima bozza fornisce i principali impegni e misure, ma rimane di ampio respiro, in quanto il Gruppo di lavoro in seno alla Commissione si è prevalentemente concentrata sulla struttura, gli impegni e le misure del Codice, e non c’è stato tempo sufficiente per elaborare invece proposte dettagliate con il livello di attenzione che tali proposte richiederebbero per tutte le questioni in gioco.

Per tale ragione, il contenuto della bozza del Codice verrà aggiornato, per riflettere costantemente gli ultimi sviluppi e sulla base dei contributi dei partecipanti al processo.

Gli elementi che necessitano di ulteriori sviluppi nella bozza attuale sono i seguenti:

  • per il Gruppo di lavoro 1 (Sezione 1 della bozza del Codice):
    • considerazioni tecniche su approcci praticabili per contrassegnare il codice software generato dall’IA (come un tipo specifico di testo generato dall’IA)
    • considerazioni tecniche su approcci praticabili per contrassegnare altri tipi di contenuti complessi (ad esempio testi molto brevi), poiché contrassegnarli ridurrebbe la loro qualità e/o utilità in modo molto significativo, o per stabilire soglie per tenere conto di queste limitazioni
    • considerazioni tecniche sull’applicabilità delle misure attualmente proposte o sulla necessità di definire nuove misure per l’IA agentica, i giochi, la realtà virtuale, gli assistenti vocali e altri tipi più innovativi di contenuti generati dall’IA
    • considerazioni tecniche sull’implementazione delle Misure 2.1 e 3.4 nella Sezione 1, e in particolare sulla creazione di verificatori aggregati condivisi
  • per il Gruppo di Lavoro 2 (Sezione 2 della bozza di Codice):
    • feedback su un‘icona comune e sulla sua dimensione solo audio a vantaggio di un facile riconoscimento da parte della persona fisica, sia come soluzione interattiva provvisoria che a lungo termine: i contributi che potrebbero pervenire potrebbero essere sia icone specifiche di buone pratiche già implementate, sia studi accademici sulla capacità di discernimento dei cittadini dei contenuti di IA (coperti dall’art. 50, par. 4 dell’AI Act) con o senza etichette, o l’uso di pratiche di etichettatura simili come etichette pubblicitarie, inclusi studi di eye-tracking, esperimenti, sondaggi, focus group o altri studi qualitativi
    • le soluzioni tecniche per l’etichettatura solo audio, per la funzione interattiva su cosa esattamente è stato generato o manipolato dall’IA e per il sistema di segnalazione

Le questioni relative all’ambito di applicazione delle definizioni chiave e alle eccezioni agli obblighi, non sono state affrontate in questa bozza di Codice, poiché saranno trattate nelle linee guida della Commissione sull’art. 50 dell’AI Act, che la Commissione sta elaborando parallelamente.

Sarà necessario ulteriore tempo per la consultazione e la deliberazione, sia esterna che interna, per perfezionare e migliorare l’attuale bozza del Codice.

La Commissione invita le parti interessate a esaminare il documento e a fornire feedback per contribuire a definire la seconda versione del Codice, che svolgerà un ruolo cruciale nel facilitare la trasparenza dei contenuti generati dall’IA nell’UE.

Il feedback potrà essere inoltrato entro il 23 gennaio 2026, tramite EUSurvey.

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