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Commercial paper: ICMA sollecita una regolamentazione armonizzata UE

21 Novembre 2025
Di cosa si parla in questo articolo

L’International Capital Market Association (ICMA) ha pubblicato uno studio che esplora misure concrete per rafforzare, armonizzare ed espandere il mercato europeo delle commercial paper.

Si ricorda che i commercial papers sono strumenti finanziari a breve termine utilizzate dalle imprese per finanziarie fabbisogni di capitale circolante ad un tasso d’interesse inferiore rispetto al credito bancario, e che vengono negoziati nei mercati internazionali.

Sul mercato internazionale la commercial paper può essere venduta direttamente dall’emittente al sottoscrittore, oppure ad una finanziaria o una banca che la rivenderà sul mercato; la durata delle commercial paper può arrivare sino a 270 giorni (9 mesi), ma nella maggior parte dei casi gli emittenti preferiscono strumenti a 30 o 50 giorni.

In Italia le commercial paper vengono denominate cambiali finanziarie e la loro regolamentazione è contenuta nella L. 43/1994, che stabilisce le caratteristiche morfologiche standard dello strumento, per facilitarne la negoziazione.

L’analisi illustra come un ecosistema di commercial paper più trasparente, standardizzato e diversificato potrebbe supportare mercati dei capitali più solidi, migliorare le opzioni di finanziamento a breve termine per gli emittenti e promuovere gli obiettivi politici previsti dal piano della Commissione Europea per l’Unione del Risparmio e degli Investimenti.

Il documento evidenzia che il mercato europeo è considerevole ma frammentato in diversi segmenti distinti: sebbene ciascuno di essi operi efficacemente in modo isolato, questa frammentazione comporta complessità operativa, trasparenza disomogenea e scalabilità limitata rispetto al mercato statunitense delle commercial paper, più standardizzato.

Nonostante queste sfide, il mercato europeo delle commercial paper ha mostrato una forte crescita e resilienza dal 2022.

ICMA suggerisce delle modifiche incentrate sui seguenti punti cardine:

  • trasparenza: l’assenza di una fonte consolidata e accessibile al pubblico di dati su emissioni e prezzi limita la determinazione dei prezzi e la fiducia del mercato; l’aggregazione centralizzata dei dati, potenzialmente tramite un’autorità pubblica europea, favorirebbe curve più chiare, una migliore valutazione e un’attività secondaria più efficiente
  • standardizzazione: le differenze nella documentazione, nei sistemi di regolamento, nelle denominazioni, nelle scadenze e nella legislazione applicabile creano attriti e costi; un maggiore allineamento in questi ambiti potrebbe semplificare le operazioni, ridurre la complessità giuridica e migliorare l’accessibilità sia per gli emittenti che per gli investitori
  • diversità di emittenti e investitori: l’ampliamento dell’ammissibilità al credito garantito da capitale a un più ampio spettro di profili di credito, insieme alla ricalibrazione di elementi del Regolamento sui fondi comuni monetari e di Basilea III, stimolerebbe l’offerta e la domanda; incoraggiare la partecipazione del settore retail europeo ai fondi comuni monetari e riallocare la liquidità aziendale dai depositi agli strumenti di mercato potrebbe ampliare significativamente la base di investitori
  • ulteriori misure strutturali: la crescita dei titoli commerciali garantiti da attività europei, un mercato repo funzionante per il credito garantito da capitale, un più ampio riconoscimento degli HQLA e una maggiore idoneità delle banche centrali contribuirebbero a una maggiore liquidità e a una maggiore stabilità del mercato
  • innovazione: grazie alle sue dimensioni contenute e alla sua natura a breve termine, il mercato CP è un ottimo candidato per la digitalizzazione dei processi e per soluzioni basate su DLT; le unità MMF tokenizzate, in particolare, hanno il potenziale per migliorare la mobilità delle garanzie e ridurre gli attriti operativi.

Nel complesso, il documento conclude che un allineamento normativo mirato, una maggiore trasparenza, una standardizzazione più rigorosa e un’adozione tecnologica selettiva possono contribuire a liberare appieno il potenziale del mercato europeo CP, consentendogli di svolgere un ruolo più centrale nel panorama europeo dei finanziamenti a breve termine.

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