L’Agenzia delle Entrate, con provvedimento n. 176284/2025 ha comunicato le modalità con cui l’Agenzia stessa invierà ai contribuenti le segnalazioni delle eventuali anomalie riscontrate sui dati IVA 2022, al fine di promuovere l’adempimento spontaneo degli stessi.
Il provvedimento sulla comunicazione delle anomalie sui dati IVA 2022 attua l’art. 1, c. 636, della L. 190/2014 (legge di bilancio 2015), in base al quale l’AE deve individuare le modalità con cui comunicare ai contribuenti gli elementi e le informazioni derivanti dal confronto tra le operazioni IVA trasmesse telematicamente ai sensi del D. Lgs. 127/2015 e i dati della dichiarazione IVA, da cui risulterebbero delle anomalie.
Tali dati forniscono quindi al contribuente informazioni utili al fine di porre rimedio agli eventuali errori o omissioni, con l’istituto del ravvedimento operoso di cui all’art. 13 del D. Lgs. 472/1997 (che gradua le sanzioni in base al decorso del tempo di ravvedimento).
Il ravvedimento operoso potrà essere posto in essere anche se la violazione è già stata constatata (ovvero che siano iniziati accessi, ispezioni, verifiche o altre attività amministrative di controllo), ma non se è già stata posta in essere la notifica di un atto di liquidazione, di irrogazione delle sanzioni o di accertamento, nonché il contribuente ha già ricevuto comunicazioni di irregolarità.
Nel provvedimento l’Agenzia indica anche le modalità con cui i contribuenti possono richiedere informazioni o comunicare all’Agenzia eventuali elementi, fatti e circostanze dalla stessa non conosciuti.