Pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 77 del 1 aprile 2019 la legge 26 marzo 2019 n. 28 di istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario e finanziario.
La Commissione ha il compito di:
- acquisire e analizzare la documentazione raccolta dalla Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario e finanziario istituita nella XVII legislatura in previsione di
- indagini e di accertamenti nell’ambito delle competenze previste ai sensi del presente articolo;
- analizzare e valutare le condizioni al fine di istituire una procura nazionale per i reati bancari e finanziari o estendere la competenza della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo all’ambito di indagine relativo ai reati finanziari e bancari
- effettuare un’analisi di diritto comparato tra gli Stati membri dell’Unione europea e dell’area euro al fine di individuare le modalità di recepimento e di applicazione agli istituti di credito cooperativo della disciplina europea in materia di vigilanza e requisiti prudenziali e valutare gli effetti delle medesime modalità di recepimento e di applicazione per le banche popolari e di credito cooperativo italiane;
- analizzare la normativa in materia di incompatibilità e di conflitto di interesse degli esponenti apicali e dei dirigenti delle autorità di vigilanza, nonché verificare l’adeguatezza della relativa applicazione;
- verificare se e in quale misura il percorso attualmente prefigurato per il progetto di Unione bancaria, caratterizzato da una valutazione particolarmente severa per l’esposizione al rischio del credito commerciale e da un’attenzione relativamente scarsa al rischio di mercato, determini una lesione dei principi di concorrenza alla base del mercato unico;
- analizzare le disposizioni emanate dalle autorità di vigilanza nei confronti degli organi di amministrazione e di controllo degli enti creditizi in materia di gestione dei crediti deteriorati e gli effetti delle medesime disposizioni;
- verificare la condizione del risparmio in Italia, considerando anche le forme diverse da depositi ed investimenti;
- indagare sulle dinamiche di espansione e riassorbimento del «prestito sociale» quale forma surrogata di risparmio ai fini di un suo necessario reinquadramento nella generale tutela del risparmio;
- indagare sul tendenziale cambiamento di assetto del conto economico del sistema bancario dal tradizionale baricentro dell’attività creditizia al crescente peso delle attività di risparmio gestito e servizi;
- indagare sulla solidità, efficienza e organizzazione del sistema dei confidi e sul rischio di impatto di questi sugli enti pubblici sia in qualità di sottoscrittori sia in qualita’ di controassicuratori;
- esaminare la normativa relativa alla procedura di calcolo delle soglie dei tassi di usura, nonché’ indagare sul fenomeno dell’anatocismo bancario, in relazione alla normativa vigente in merito negli altri Stati membri dell’Unione europea, anche alla luce della evoluzione della giurisprudenza, nonché sul modello e sulla procedura di iscrizione alla Centrale rischi finanziari (CRIF);
- analizzare e valutare il debito pubblico nella componente di esposizione al rischio in relazione alle garanzie sulla cartolarizzazione delle sofferenze (GACS);
- analizzare il rapporto costi-benefici degli strumenti derivati sottoscritti dallo Stato e dagli enti locali;
- analizzare la gestione degli enti creditizi e delle imprese di investimento, valutando (tra i diversi profili): le modalità di raccolta della provvista e i prodotti finanziari utilizzati; i criteri di remunerazione degli esponenti degli organi di amministrazione e di controllo e dei manager, la realizzazione di operazioni con parti correlate suscettibili di conflitto di interesse; la correttezza del collocamento presso il pubblico dei prodotti finanziari, soprattutto ad alto rischio; le procedure di smaltimento degli NPL; la struttura dei costi, la ristrutturazione del modello gestionale e la politica di aggregazione e fusione;
- verificare la congruità della normativa vigente in materia di fondazioni bancarie;
- verificare l’efficacia delle attività di vigilanza sul sistema bancario e sui mercati finanziari;
- valutare l’adeguatezza della disciplina legislativa e regolamentare nazionale ed europea sul sistema bancario e finanziario, nonché’ sul sistema di vigilanza;
- verificare l’efficacia dello strumento di conciliazione dell’arbitrato bancario;
- verificare l’operato delle agenzie di rating.