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Accordo per vietare il greenwashing e migliorare le informazioni sui prodotti

2 Ottobre 2023
Di cosa si parla in questo articolo

Il Parlamento e il Consiglio europeo hanno raggiunto un accordo provvisorio sulle nuove regole per vietare le pubblicità ingannevoli (greenwashing) e fornire ai consumatori migliori informazioni sui prodotti.

L’accordo aggiorna l’attuale elenco UE di pratiche commerciali vietate e vi aggiunge diverse prassi di marketing problematiche legate al greenwashing e all’obsolescenza precoce dei prodotti.

L’obiettivo delle nuove norme è proteggere i consumatori dalle pratiche ingannevoli e aiutarli a fare scelte di acquisto migliori.

Saranno quindi vietate le seguenti pratiche commerciali:

  • indicazioni ambientali generiche, ad esempio “ecologico”, “naturale”, “biodegradabile”, “neutro per il clima” o “eco”, senza la prova di un’eccellente performance ambientale riconosciuta e pertinente all’indicazione;
  • comunicazioni commerciali su un prodotto con una caratteristica che limita la sua durata se sono disponibili informazioni sulla caratteristica e sui suoi effetti sulla durata;
  • affermazioni basate su schemi di compensazione delle emissioni secondo cui un prodotto ha un impatto neutro, ridotto o positivo sull’ambiente;
  • etichette di sostenibilità non basate su schemi di certificazione approvati o stabiliti da autorità pubbliche;
  • indicazioni sulla durata in termini di tempo o intensità di utilizzo in condizioni normali, se non dimostrate;
  • inviti al consumatore a sostituire i materiali di consumo, come le cartucce d’inchiostro della stampante, prima di quanto sia strettamente necessario;
  • presentare come necessari gli aggiornamenti del software anche se questi si limitano a migliorare le funzionalità;
  • presentare i prodotti come riparabili quando non lo sono.

I deputati hanno insistito con successo sulla necessità di rendere più visibili le informazioni sulla garanzia, poiché molti non sanno che nell’UE tutti i prodotti godono di una garanzia di almeno due anni.

La Commissione è inoltre incaricata di progettare una nuova etichetta per i produttori che desiderano evidenziare la qualità dei loro prodotti estendendo gratuitamente il periodo di garanzia.

Per diventare legge, l’accordo provvisorio dovrà ora ottenere l’ok definitivo del Parlamento e del Consiglio.

Il voto degli eurodeputati è previsto per novembre.

Quando la direttiva entrerà in vigore, gli Stati membri avranno 24 mesi di tempo per incorporare le nuove regole nella loro legislazione.

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