L’International Capital Market Association (ICMA) ha pubblicato uno studio che esplora misure concrete per rafforzare, armonizzare ed espandere il mercato europeo delle commercial paper.
Si ricorda che i commercial papers sono strumenti finanziari a breve termine utilizzate dalle imprese per finanziarie fabbisogni di capitale circolante ad un tasso d’interesse inferiore rispetto al credito bancario, e che vengono negoziati nei mercati internazionali.
Sul mercato internazionale la commercial paper può essere venduta direttamente dall’emittente al sottoscrittore, oppure ad una finanziaria o una banca che la rivenderà sul mercato; la durata delle commercial paper può arrivare sino a 270 giorni (9 mesi), ma nella maggior parte dei casi gli emittenti preferiscono strumenti a 30 o 50 giorni.
In Italia le commercial paper vengono denominate cambiali finanziarie e la loro regolamentazione è contenuta nella L. 43/1994, che stabilisce le caratteristiche morfologiche standard dello strumento, per facilitarne la negoziazione.
L’analisi illustra come un ecosistema di commercial paper più trasparente, standardizzato e diversificato potrebbe supportare mercati dei capitali più solidi, migliorare le opzioni di finanziamento a breve termine per gli emittenti e promuovere gli obiettivi politici previsti dal piano della Commissione Europea per l’Unione del Risparmio e degli Investimenti.
Il documento evidenzia che il mercato europeo è considerevole ma frammentato in diversi segmenti distinti: sebbene ciascuno di essi operi efficacemente in modo isolato, questa frammentazione comporta complessità operativa, trasparenza disomogenea e scalabilità limitata rispetto al mercato statunitense delle commercial paper, più standardizzato.
Nonostante queste sfide, il mercato europeo delle commercial paper ha mostrato una forte crescita e resilienza dal 2022.
ICMA suggerisce delle modifiche incentrate sui seguenti punti cardine:
- trasparenza: l’assenza di una fonte consolidata e accessibile al pubblico di dati su emissioni e prezzi limita la determinazione dei prezzi e la fiducia del mercato; l’aggregazione centralizzata dei dati, potenzialmente tramite un’autorità pubblica europea, favorirebbe curve più chiare, una migliore valutazione e un’attività secondaria più efficiente
- standardizzazione: le differenze nella documentazione, nei sistemi di regolamento, nelle denominazioni, nelle scadenze e nella legislazione applicabile creano attriti e costi; un maggiore allineamento in questi ambiti potrebbe semplificare le operazioni, ridurre la complessità giuridica e migliorare l’accessibilità sia per gli emittenti che per gli investitori
- diversità di emittenti e investitori: l’ampliamento dell’ammissibilità al credito garantito da capitale a un più ampio spettro di profili di credito, insieme alla ricalibrazione di elementi del Regolamento sui fondi comuni monetari e di Basilea III, stimolerebbe l’offerta e la domanda; incoraggiare la partecipazione del settore retail europeo ai fondi comuni monetari e riallocare la liquidità aziendale dai depositi agli strumenti di mercato potrebbe ampliare significativamente la base di investitori
- ulteriori misure strutturali: la crescita dei titoli commerciali garantiti da attività europei, un mercato repo funzionante per il credito garantito da capitale, un più ampio riconoscimento degli HQLA e una maggiore idoneità delle banche centrali contribuirebbero a una maggiore liquidità e a una maggiore stabilità del mercato
- innovazione: grazie alle sue dimensioni contenute e alla sua natura a breve termine, il mercato CP è un ottimo candidato per la digitalizzazione dei processi e per soluzioni basate su DLT; le unità MMF tokenizzate, in particolare, hanno il potenziale per migliorare la mobilità delle garanzie e ridurre gli attriti operativi.
Nel complesso, il documento conclude che un allineamento normativo mirato, una maggiore trasparenza, una standardizzazione più rigorosa e un’adozione tecnologica selettiva possono contribuire a liberare appieno il potenziale del mercato europeo CP, consentendogli di svolgere un ruolo più centrale nel panorama europeo dei finanziamenti a breve termine.


