E’ stato trasmesso alla Camera, per il prescritto parere parlamentare, lo schema di decreto legislativo che modifica il TUF (D. Lgs. 58/1998) per l’adeguamento dell’ordinamento nazionale alle disposizioni di alcuni regolamenti UE relativi al regolamento dei mercati finanziari ed ai servizi di investimento, e recepisce due direttive nello stesso ambito.
I regolamenti e le direttive UE correlati alla regolamentazione dei mercati finanziari sono i seguenti:
- Regolamento (UE) 2023/2631 (sugli European green bond): il regolamento ha previsto l’introduzione di uno standard a livello UE, in applicazione del quale diventerà possibile garantire che i fondi raccolti tramite le obbligazioni verdi vengano assegnati a progetti coerenti con la tassonomia e, quindi, realmente sostenibili, così come utilizzare obbligazioni ecosostenibili per trasferire le proprie attività verso modelli aziendali green, in linea con gli obiettivi ambientali stabiliti dall’accordo di Parigi
- Regolamento (UE) 2023/2845 (CSDR Refit): la finalità principale del regolamento è rimuovere l’obbligo del meccanismo di “buy-in” obbligatorio previsto dalla CSDR per i fallimenti del regolamento (settlement failures), con l’obiettivo di rendere il quadro di disciplina del regolamento più efficiente, riducendo i potenziali rischi per la liquidità del mercato e per la stabilità finanziaria
- Regolamento (UE) 2024/2987 (c.d. EMIR 3.0): la finalità principale è quella di rafforzare la stabilità finanziaria UE, riducendo l’eccessiva dipendenza dalle Controparti Centrali di paesi terzi, per cui, per far fronte ai rischi associati alle esposizioni eccessive dei partecipanti diretti e dei clienti dell’UE nei confronti di CCP di paesi terzi che rivestono una rilevanza sistemica significativa, viene imposto a talune controparti finanziarie e non finanziarie di detenere un conto attivo (active account) presso una CCP dell’UE, e di compensare almeno un numero rappresentativo di operazioni in tale conto
- Regolamento (UE) 2024/791 (che modifica il Regolamento MIFIR) e Direttiva (UE) 2024/790 (che modifica la Direttiva MIFID II): l’obiettivo delle modifiche apportate è quello di migliorare il livello di trasparenza delle negoziazioni e rendere più facilmente disponibili i dati di mercato consolidati a livello europeo. Attualmente i dati di negoziazione sono infatti sparsi su più piattaforme di trading, e ciò non rende agevole, per gli investitori, accedere alle informazioni accurate e aggiornate di cui hanno bisogno per prendere decisioni: gli investitori, a seguito delle modifiche introdotte, potranno avere accesso a informazioni aggiornate e consolidate sulle transazioni in tutta l’UE, e ciò sia per gli investitori professionali che per quelli retail, per i quali sarà più facile accedere a informazioni fondamentali come il prezzo degli strumenti, il volume e il momento delle transazioni, con un unico punto di accesso per tutte le sedi di negoziazione europee
- Direttiva (UE) 2023/2864 (che fa parte del c.d. pacchetto normativo ESAP): lo schema di decreto recepisce l’art. 3 (Modifiche alla direttiva 2004/109/CE) della Direttiva omnibus (UE) n. 2023/2864, che abroga l’art. 21-bis e introduce l’art. 23-bis, concernente l’accessibilità delle informazioni tramite il punto di accesso unico europeo, per consentire il raccordo con la nuova disciplina ESAP e prevedere gli obblighi di trasmissione delle informazioni all’interno della stessa Direttiva 2004/109/CE (anche nota come “direttiva transparency”), la quale impone obblighi di trasparenza riguardanti le informazioni sugli emittenti i cui valori mobiliari sono ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato.
Il testo contiene altresì delle disposizioni integrative e correttive della disciplina prevista dal D. Lgs. 128/2024, per l’attuazione della Direttiva (UE) 2021/2101, sulla comunicazione delle informazioni sull’imposta sul reddito da parte di alcune imprese e succursali (delega che era rimasta aperta dalla a legge di delegazione europea 2022-2023).


