EBA ha pubblicato la seconda relazione sul benchmarking dei quadri nazionali di recupero dei crediti negli Stati membri dell’UE, che calcola i parametri di riferimento per i risultati del recupero dei crediti dell’UE-27 e dei singoli Stati membri.
Nell’ambito dell’agenda dell’Unione del risparmio e degli investimenti (SIU), nell’aprile 2025 EBA ha ricevuto dalla Commissione europea una richiesta di consulenza, allo scopo di raccogliere dati per il benchmarking dei quadri nazionali di esecuzione dei crediti (compresi i quadri di insolvenza), dal punto di vista dei creditori bancari.
EBA è stata invitata ad aggiornare il lavoro svolto nel primo esercizio di benchmarking nel 2020, applicando la stessa metodologia, fatte salve le necessarie modifiche e miglioramenti.
La relazione fornisce una serie ricca e unica di parametri di riferimento sui quadri nazionali in materia di insolvenza nei 27 paesi dell’UE, basati su dati relativi ai singoli prestiti.
Il set di dati rappresentativo finale comprende oltre 1,4 milioni di prestiti rilevanti a livello dei 27 Stati membri dell’UE: nel complesso, i parametri di riferimento presentati nella relazione sono in gran parte in linea con i risultati precedenti; si osservano alcune differenze a livello nazionale, dovute alle diverse fonti di dati e al contesto macroeconomico, a questioni metodologiche e ad alcuni problemi relativi alla qualità dei dati.
La relazione copre tre classi di attività: imprese, grandi società e piccole e medie imprese (PMI).
I parametri di riferimento sono calcolati per ciascuna classe di attività in base ai tassi di recupero (lordi e al netto di tutti i costi), ai tempi di recupero e ai costi giudiziari di recupero.
Per le imprese, i tassi di recupero lordi dell’UE-27 rimangono stabili rispetto alla relazione del 2020 (42,5% nel quarto trimestre del 2018 contro il 42,2% nel terzo trimestre del 2023), mentre i tassi di recupero netti sono diminuiti (dal 40,6% al 37,6%).
I costi giudiziari di recupero sono diminuiti (dal 4,3% al 3,5%) e il tempo medio di recupero è aumentato (da 3 anni a 4,2 anni): i risultati indicano costi più elevati nei processi di esecuzione, oltre alle pure spese giudiziarie.
La relazione rileva inoltre che il sistema giuridico alla base del quadro di esecuzione è un fattore significativo per spiegare i tassi di recupero e i tempi di recupero.
Le caratteristiche positive dei quadri di esecuzione comuni alle classi di attività considerate sono, ad esempio:
- strumenti giuridici che consentono l’esecuzione extragiudiziale delle garanzie
 - la possibilità per i creditori di influenzare i procedimenti attraverso comitati di creditori
 - la disponibilità di opzioni di ristrutturazione del debito per le PMI
 - la preesistenza di fattori scatenanti per procedimenti di insolvenza collettiva.
 
