IL CNDCEC (Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Espetti Contabili), congiuntamente alla FNC (Fondazione Nazionale Commercialisti), ha pubblicato delle indicazioni per i collegi sindacali delle società quotate, in relazione ai nuovi compiti di vigilanza sulla sostenibilità.
La finalità del documento è raccordare il ruolo dell’organo di controllo con l’evoluzione normativa europea e nazionale, in particolare con la CSRD e il D. Lgs. n. 125/2024, nonché con le Norme di comportamento del collegio sindacale (Norma Q.3.8-bis e altre).
Il testo sottolinea come l’attività di vigilanza debba essere proporzionata a dimensioni, complessità e profilo di rischio della società, con particolare attenzione ai rischi ESG (ambientali, sociali e di governance).
In questo quadro, il collegio sindacale deve assicurarsi che il sistema di controllo interno e di gestione dei rischi (SCIGR) includa procedure di identificazione, valutazione e monitoraggio dei rischi ESG, prevedendo misure di mitigazione adeguate e un aggiornamento costante.
Sul piano della corretta amministrazione, i sindaci sono chiamati a verificare che le scelte gestionali in materia di sostenibilità siano conformi a criteri di razionalità economica e non compromettano l’integrità del patrimonio sociale.
La vigilanza si estende alla rendicontazione di sostenibilità, assicurando che essa rispetti standard normativi e sia coerente con le informazioni fornite agli stakeholder: particolare attenzione viene posta alla necessità di flussi informativi strutturati tra collegio, organo amministrativo, funzioni di controllo, sustainability manager (ove presente) e revisori.
Il documento analizza anche il tema dell’adeguatezza dell’assetto organizzativo, che deve garantire risorse, competenze e procedure idonee al perseguimento e al monitoraggio degli obiettivi di sostenibilità, nonché alla loro rendicontazione: rilevante è il coordinamento con i comitati endoconsiliari (sostenibilità, controllo e rischi, nomine, remunerazioni), nei quali il collegio partecipa attivamente per vigilare sull’integrazione degli obiettivi ESG nelle strategie aziendali.
Un capitolo specifico riguarda i rapporti con il revisore della sostenibilità: il collegio deve verificare l’indipendenza e la professionalità dell’incaricato, monitorarne le attività di attestazione e informare l’assemblea e l’organo amministrativo sugli esiti.
Infine, il documento evidenzia l’impatto dei temi ESG sull’autovalutazione del collegio sindacale, che deve includere la verifica delle competenze in materia di sostenibilità, prevedendo eventuali percorsi di formazione e aggiornamento, in quanto solo un collegio dotato di adeguata consapevolezza e preparazione può adempiere efficacemente al proprio ruolo di garante della corretta governance societaria in un contesto normativo in rapida evoluzione.