La BCE ha pubblicato i dati trimestrali sulle principali banche dell’area euro, che mostrano un quadro nel complesso positivo, con segnali di stabilità e un lieve miglioramento su più fronti.
Sul versante della solidità patrimoniale, il Common Equity Tier 1 (CET1) ratio – indicatore chiave della capacità di assorbire perdite – è salito al 16,12%, in crescita rispetto al trimestre precedente (16,05%) e anche rispetto allo stesso periodo del 2024 (15,81%).
Per quanto riguarda la qualità del credito, i crediti deteriorati continuano a diminuire. Il tasso medio di NPL si attesta al 2,22%, in calo dal 2,24% del trimestre precedente e dal 2,30% di un anno fa. I prestiti alle famiglie mostrano un’incidenza di NPL pari al 2,16%, mentre quelli alle imprese non finanziarie rimangono più alti, al 3,50%, confermando che il comparto corporate resta l’area più esposta.
La redditività delle banche, misurata attraverso il ritorno del capitale proprio (ROE), resta stabile al 10,11%, leggermente superiore al dato del trimestre precedente (9,85%). Si registra invece un lieve calo del margine di interesse netto, che scende a 1,51%, segnalando una pressione sulla capacità di generare profitti attraverso l’attività tradizionale di intermediazione.
Infine, la posizione di liquidità resta molto solida: il liquidity coverage ratio raggiunge il 157,84%, in aumento rispetto al trimestre precedente, a conferma di una buona resilienza ai rischi di breve termine.
Nel complesso, i dati del secondo trimestre 2025 restituiscono l’immagine di un settore bancario europeo robusto e in grado di affrontare