L’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA), ha pubblicato la seconda relazione sul monitoraggio dei rischi del 2025, che illustra i principali fattori di rischio che attualmente incidono sui mercati finanziari UE.
In estrema sintesi:
- gli eventi geopolitici continuano ad avere un forte impatto sull’evoluzione dei mercati finanziari:
- nella prima metà del 2025 i mercati mobiliari hanno registrato una forte volatilità a causa dell’intensificarsi delle incertezze globali, in particolare con l’escalation dei conflitti commerciali
- i rischi per gli investitori sono aumentati anche nei mercati delle cripto-attività, dove l’esuberanza è stata alimentata dagli sviluppi politici negli Stati Uniti e dall’emergere di nuovi modelli di business ad alto rischio
- nell’ambito del monitoraggio dei mercati, ESMA evidenzia che:
- negli ultimi mesi l‘andamento dei mercati azionari UE è stato caratterizzato da un’elevata volatilità, a livelli che non si registravano dai tempi delle tensioni sui mercati legate al COVID-19
- le valutazioni azionarie hanno registrato un forte calo e una rapida ripresa in aprile in relazione agli annunci sui dazi statunitensi; nel complesso, alla fine di giugno la performance dei mercati dell’UE era pari al +11% dall’inizio dell’anno, in un contesto di significativa eterogeneità settoriale
- nei mercati del reddito fisso, l’escalation delle tensioni commerciali ha portato a un significativo ampliamento degli spread delle obbligazioni societarie all’inizio di aprile, in particolare nel segmento high-yield (HY)
- gli indicatori di mercato della qualità del credito sono peggiorati in aprile a causa degli sviluppi geopolitici e Moody’s ha declassato gli Stati Uniti ad Aa1 in maggio
- nonostante un calo del 10% delle valutazioni nel primo semestre del 2025, i mercati delle criptovalute rimangono vicini al loro volume storico massimo di 3.000 miliardi di euro: l’approccio dell’amministrazione statunitense alle cripto-attività ha rafforzato il sentiment degli investitori; tuttavia, crescono i timori che potenziali conflitti di interesse possano aggravare le questioni già esistenti relative alla governance, alla credibilità e al riciclaggio di denaro in questi mercati.
- nell’ambito del monitoraggio sulle gestioni patrimoniali, ESMA evidenzia che:
- nel primo semestre del 2025, i fondi dell’UE hanno registrato il loro episodio di volatilità più elevato dall’inizio della pandemia di COVID-19, ma hanno mostrato una performance positiva in un contesto di flussi modesti: sebbene i fondi si siano dimostrati complessivamente resilienti, in alcune parti del settore permangono rischi di leva finanziaria e di liquidità
- nel settore dei fondi immobiliari, i prezzi di mercato sembrano aver toccato il fondo, ma i fondi immobiliari hanno continuato a registrare deflussi sostenuti in alcune giurisdizioni: in questo contesto, ESMA e il FMI hanno effettuato uno stress test che ha dimostrato la resilienza dei fondi a uno shock di mercato, ma anche le potenziali ricadute sui mercati obbligazionari sottostanti.
- circa la fiducia dei consumatori nelle condizioni future del mercato, ESMA evidenzia che vi è stato un rimbalzo dopo il forte calo di aprile, sostenuta dal continuo miglioramento delle finanze delle famiglie:
- nel primo semestre del 2025 i consumatori hanno mantenuto una forte domanda di fondi obbligazionari, insieme a un marcato aumento degli acquisti di azioni e ETF
- il profilo demografico dei consumatori suggerisce che gli investitori più anziani hanno una quota maggiore di investimenti a reddito fisso nei loro portafogli
- nel complesso, il livello dei reclami dei consumatori è rimasto stabile
- i rischi informatici hanno continuato ad aumentare a livello globale in un contesto di tensioni geopolitiche:
- recenti incidenti, come il blackout nella penisola iberica e l’interruzione del sistema T2S nel primo trimestre del 2025, hanno messo in luce alcune vulnerabilità operative, anche se non hanno avuto ripercussioni sistemiche
- i volumi di negoziazione azionaria sono aumentati in modo significativo nel primo semestre del 2025 (+23% su base annua), con un’attività record nel mese di marzo.
- il finanziamento delle imprese europee attraverso i mercati azionari ha subito un rallentamento verso la fine del 2024 ed è rimasto modesto nel primo semestre del 2025:
- nonostante le aspettative di una ripresa nel 2025, l’attività di offerta pubblica iniziale (IPO) nell’UE è rimasta contenuta
- l’emissione di obbligazioni societarie è rimasta stabile a livelli storicamente elevati, con importi significativi di debito in scadenza nei prossimi cinque anni
- la sostenibilità del debito societario rimane una preoccupazione, come evidenziato dal recente ampliamento degli spread, in particolare nel segmento HY.
- nell’ambito della finanza sostenibile, ESMA evidenzia che:
- nonostante il cambiamento delle percezioni politiche, gli eventi climatici estremi senza precedenti stanno aumentando la pressione sulla transizione globale verso un’economia a basse emissioni di carbonio
- sebbene i fondi ESG dell’UE abbiano registrato piccoli deflussi netti nel primo trimestre del 2025, la domanda di strategie ESG a reddito fisso rimane forte: la crescita continua del mercato obbligazionario ESG e la robusta emissione di green bond riflettono il sostenuto interesse degli investitori
- le nuove linee guida ESMA sulla denominazione dei fondi ESG stanno favorendo un maggiore allineamento tra i nomi dei fondi e gli investimenti, contribuendo all’integrità del mercato e alla riduzione dei rischi di greenwashing.
- nell’ambito dell’innovazione finanziaria, l’Autorità evidenzia che:
- la tokenizzazione ha avuto finora un’adozione limitata, ma i fondi tokenizzati hanno registrato recentemente una certa diffusione: gli impatti e i rischi della tokenizzazione sui mercati devono ancora essere compresi appieno
- le scommesse degli asset manager sul tema dell’intelligenza artificiale sono proseguite nel primo semestre del 2025 con il lancio di nuovi fondi di investimento nel settore dell’intelligenza artificiale: sebbene ancora limitata nella sua diffusione, l’intelligenza artificiale generativa pone sfide di supervisione in materia di responsabilità, spiegabilità, disallineamento e rischi sistemici, intensificate dai social media e dalle interazioni multi-agente.