L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato la guida aggiornata sugli Indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA), che chiarisce cosa sono e come si applicano, le cause di esclusione, i criteri di premialità, nonché le modalità di presentazione del modello per la comunicazione dei dati.
Si ricorda che gli ISA sono uno strumento attraverso cui viene fornito a professionisti e imprese un riscontro sul loro livello di affidabilità fiscale: introdotti con il D.L. 50/2017, dal periodo d’imposta 2018 hanno sostituito definitivamente gli studi di settore e i parametri.
La guida è suddivisa in sette capitoli, il cui contenuto può essere riassunto sinteticamente come segue.
Gli indici sintetici di affidabilità fiscale si basano su una metodologia statistico-economica fondata su dati contabili e strutturali dichiarati dai contribuenti, riferiti a più periodi d’imposta: sono costruiti su due gruppi di indicatori elementari, di affidabilità (valutano la coerenza e normalità della gestione) e di anomalia (segnalano incongruenze o disallineamenti).
Il punteggio complessivo è influenzato anche dall’analisi dei cosiddetti Modelli di Business (MoB), gruppi omogenei di imprese accomunate da analoghe funzioni operative: la partecipazione a questi modelli incide sulle stime degli indicatori e sulle soglie di riferimento.
I contribuenti “affidabili” possono accedere a numerosi vantaggi, fra cui:
- esonero dal visto di conformità per compensazioni e rimborsi IVA
- esclusione da accertamenti presuntivi o sintetici
- riduzione dei termini di accertamento
- esclusione dal regime delle società non operative.
Per ottenere tali benefici, il punteggio ISA deve raggiungere soglie specifiche (es. almeno 9 per IVA e imposte dirette fino a 70.000 euro, o 8 per benefici minori).
Gli ISA si applicano tramite la comunicazione telematica dei dati nel modello “Redditi”, utilizzando il software gratuito “Il tuo ISA CPB”, che consente anche l’importazione dei dati da “RedditiOnLine”; l’Agenzia fornisce inoltre dati precalcolati, utili per l’elaborazione del punteggio.
Sono previste cause di esclusione (es. inizio/cessazione attività, ricavi oltre 5.164.569 euro, regimi forfetari) e, in alcuni casi, l’obbligo di presentare comunque il modello ISA.
Chi intende migliorare il punteggio può correggere errori o indicare componenti positivi non risultanti dalla contabilità, senza sanzioni, se il versamento avviene nei termini previsti.
Infine, per i soggetti ISA è previsto il Concordato Preventivo Biennale (CPB), che consente di definire per due anni il reddito e il valore della produzione netta, contribuendo alla semplificazione e alla certezza fiscale.