Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 108 del 12 maggio 2025 il comunicato del Garante Privacy, con l’avvio della consultazione pubblica sull‘implementazione di modelli “Pay or Ok” nei siti web delle aziende.
Ultimamente numerosi siti web hanno implementato nuove tipologie di banner, per l’acquisizione del consenso degli utenti all’impiego di cookie e altri strumenti di tracciamento, diversi da quelli tecnici, in base ai quali la possibilità di fruizione dei servizi o funzionalità offerti, è subordinata all’alternativa di:
- prestare il proprio consenso alla ricezione di cookie per trattamenti di profilazione
- sottoscrivere un abbonamento a titolo oneroso.
Tale modello utilizza un sistema (cookie wall), per cui la mancata prestazione del consenso alla ricezione dei cookie, impedisce l’accesso al sito; tale sistema è alternativo a quello denominato paywall, che, invece, inibisce l’accesso ai contenuti informativi o ai servizi ed alle funzionalità offerti, se non previo pagamento di un prezzo (Consent paywall, Pay or Ok, Consent or Pay).
Il Garante ritiene che tale modello, assai diffuso, sollevi rilevanti questioni in materia di protezione dei dati personali, in termini di:
- libertà di scelta degli utenti
- specificità del consenso
- trasparenza
- libertà di impresa
- sostenibilità dei modelli economici digitali.
Ciò in considerazione:
- degli utenti in situazioni di vulnerabilità economica, e di possibili squilibri di potere tra questi e i fornitori dei servizi
- di un accesso equo ai contenuti
- del rispetto della concorrenza tra fornitori
- della necessità di richiedere ai titolari l’implementazione di una alternativa ulteriore, senza costi, che contempli una forma meno intrusiva di pubblicità, quale ad esempio la pubblicità contestuale, che comporti il trattamento di una minor quantità o di nessun dato personale degli utenti
Per il Garante, sarebbe insufficiente una risposta istituzionale episodica, come l’adozione di singole decisioni verso società oggetto di istruttoria: tali pronunce non consentirebbero di proporre una concreta alternativa, che contemperi le esigenze delle imprese, con il necessario rispetto del diritto alla protezione dei dati personali.
Ciò ha quindi indotto il Garante al ricorso ad una consultazione, che promuova, sui temi, un confronto pubblico e trasparente con tutti i portatori di interesse, per raccogliere osservazioni, suggerimenti, contributi e valutazioni tecniche sui modelli di Pay or Ok e sulle loro implicazioni giuridiche, economiche e sociali.
L’obiettivo è quello di verificare direttamente se e quali alternative possano esservi rispetto all’attuale assetto, in modo da tenerne conto anche nella definizione delle diverse istruttorie, ivi comprese quelle già avviate, con particolare riferimento all’adozione di eventuali misure correttive.
La consultazione pubblica è della durata di 60 giorni, con decorrenza dal 12 maggio, data di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.