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Approfondimenti

Prima valutazione nazionale sui rischi di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo effettuata ai sensi dell’art. 16 quinquies della Legge 17 giugno 2008 n. 92 dalla Repubblica di San Marino

7 Maggio 2018

Emanuela Montanari, Responsabile Antiriciclaggio, Segnalazioni Operazioni Sospette e Compliance Officer

Di cosa si parla in questo articolo
AML

Introduzione

La Repubblica di San Marino ha recepito la quarta direttiva (UE) 2015/849 relativa alla prevenzione dell’uso del sistema finanziario a fini di riciclaggio o finanziamento del terrorismo con il Decreto–Legge n.139/2017 “Adeguamento della legislazione nazionale alle convenzioni e agli standard internazionali in materia di prevenzione e contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo“ che ha novellato la Legge n. 92/2008 introducendo la necessità di effettuare la valutazione nazionale dei rischi di riciclaggio e di finanziamento del terrorismo

Il Dipartimento Finanze e Bilancio, che coordina l’attività di valutazione dei rischi supportato dalla Commissione Tecnica di Coordinamento Nazionale, ha condotto la prima analisi nazionale dei rischi di riciclaggio. Il progetto sarà a breve esteso anche al rischio di finanziamento del terrorismo consapevoli della minaccia che questo comporta.

Il National Risk Assessment è stato avviato nell’aprile 2015 e si è concluso alla fine del 2016 con l’adozione del piano d’azione e della strategia nazionale da parte del Governo sammarinese, in applicazione delle nuove Raccomandazioni del Financial Action Task Force – Gruppo d’azione finanziaria (GAFI-FATF), con l’obiettivo di individuare, analizzare e valutare le minacce più rilevanti per il riciclaggio di denaro e le modalità in base alle quali vengono commessi reati e generati i proventi derivanti da reato, le vulnerabilità del sistema nazionale di prevenzione, di investigazione e di repressione di tali fenomeni ed i settori maggiormente esposti a tali rischi.

La Commissione tecnica di coordinamento nazionale è stata incaricata dal Governo di monitorare l’effettiva attuazione del piano di azione definito all’esito della Valutazione Nazionale, di aggiornare la valutazione nazionale, monitorare le iniziative di follow-up e adottare eventuali ulteriori misure ove necessario.

Nota di sintesi

Dall’analisi delle minacce e delle vulnerabilità si può desumere che il rischio che attività illecite e il riciclaggio di denaro costituiscano una minaccia per l’economia sammarinese. Tuttavia i risultati raggiunti dalle autorità competenti nell’individuazione, sequestro e confisca dei beni e fondi illegali, così come nelle azioni penali, indagini e condanne nonché nelle sanzioni inflitte mostrano che il sistema di prevenzione e contrasto appare nel suo complesso adeguato.

Rischio inerente del sistema

La minaccia che fenomeni di riciclaggio di denaro interessino l’economia sammarinese è giudicata significativa.

I reati più rilevanti che generano proventi a San Marino sono i reati economici e finanziari relativi all’abuso circa l’utilizzo di persone giuridiche o di attività economiche. Sulla base dei risultati dell’analisi infatti i proventi dei reati commessi a San Marino sono principalmente generati da reati quali Corruzione, Appropriazione indebita,  Frode fiscale, Truffa, Bancarotta, Amministrazione infedele che costituiscono le varie tipologie di reati presupposto al riciclaggio. Questi reati rappresentano un Alto livello della minaccia. Tali attività illegali sono solitamente associate ai reati di Falsificazione di atti privati, Dichiarazioni false di privato a pubblico ufficiale, Frode nell’esecuzione dei contratti, False comunicazioni sociali, e uso di atti falsi che costituiscono reati ancillari strumentali alla commissione dei reati di cui sopra.

Seguono con un livello di minaccia Medio-Alta i reati di associazione a delinquere, associazione mafiosa ed esercizio abusivo di atività finanziarie. Medio è rilevato il livello di minaccia a fronte dei reati di Usura, Traffico di droga, Scommesse e Gioco d’azzardo illegale, Reati di sfruttamento dell’immigrazione e del lavoro illegale. Medio-Basso il livello di minaccia osservato per i reati di Furto e Contraffazione di prodotti e di marchi, mentre Basso è quello derivante dall’abuso di potere.

Sulla base della analisi effettuata, tutte le fasi del riciclaggio (conversione, trasferimento, occultamento, reimpiego) si svolgono a San Marino, Tuttavia emergono differenze in caso di realizzazione domestica o estera dei reati presupposto.

I proventi da reato commessi a San Marino sono largamente utilizzati e reinvestiti in attività economiche sammarinesi. I casi più frequenti sono costituiti dall’acquisto di beni immobili attraverso l’uso improprio dei contratti di leasing e l’acquisto di partecipazioni societarie fra cui società che detengono immobili. Tali investimenti illegati sono stati più facilmente individuati ed i relativi proventi sequestrati dalle autorità nazionali.

Per quanto rigurda i reati presupposto commessi all’estero, l’attività di riciclaggio di denaro consiste principalmente nell’uso di San Marino per occultare e successivamente trasferire fondi all’estero senza reinvestirli nell’economia nazionale.

L’uso di contanti e i movimenti di fondi da e verso San Marino influenzano il livello di rischio del paese. Il contante è considerato il mezzo di pagamento preferito per le transazioni riferite all’economia informale ed illegale in quanto garantisce la non tracciabilità e l’anonimato negli scambi. Nonostante il quadro giuridico relativo al trasporto transfrontaliero di denaro e strumenti analoghi sia in linea con gli standard GAFI, i controlli hanno permesso di rilevare, nel periodo 2008-2015, l’importo complessivo di circa 2 milioni di euro di cui un quarto (circa 500.000 euro) è stato sequestrato. Questi dati confrontati con le informazioni sui depositi e sui prelevamenti di contante eseguiti presso le Banche evidenziano che somo stati rilevati solo alcune transazioni. A fronte delle difficoltà di garantire un monitoraggio costante di tutti gli accessi al territorio, si dovrebbero pianificare soluzioni operative o modifiche della legislazione.

REATI PRESUPPOSTO LIVELLO DELLA MINACCIA ANTIRICICLAGGIO

Frode Fiscale/Truffa
Corruzione
Appropriazione Indebita
Bancrotta/Amministrazione Infedele

Alto

Associazione a delinquere/Associazione mafiosa
Abusivo esercizio di attività finanziarie

Medio-Alto

Scommesse e Gioco d’azzardo illegale
Reati di sfruttamento dell’immigrazione e del lavoro illegale
Usura
Traffico di droga

Medio

Furto
Contraffazione di prodotti e di marchi

Medio-Basso
Abuso di potere Basso

Settori maggiormente esposti alla minaccia di riciclaggio

I settori maggiormente esposti alla minaccia di riciclaggio sono i seguenti.

Il Settore Bancario è il più esposto al rischio di riciclaggio e rappresenta un livello “alto” di minaccia. I principali prodotti e servizi offerti caratterizzati da una elevato rischio sono i conti correnti, i depositi titoli e i depositi al portatore (attualmente abrogati) utilizzati per eseguire depositi/prelevamenti in contanti, bonifici bancari e per sottoscrivere certificati di deposito. Le minacce hanno interessato operazioni finanziarie di elevato ammontare, trasnsazioni complesse che inibiscono agli intermediari di eseguire il processo di monitoraggio costante del rapporto, operazioni effettuate con Paesi che non forniscono informazioni sull’identitià del titolare effettivo, operazioni effettuate per il tramite di istituzioni finanziarie per le quali non sono state fornite informazioni sul titolare effettivo. Le indagini hanno evidenziato l’utilizzo di contante virtuale per eseguire trasferimenti di fondi fra conti correnti diversamente intestati. 

Il settore delle altre Istituzioni Finanziarie e Fiduciarie è esposto a minacce “medio-alte”. I principali prodotti e servizi offerti rilevati a maggiore rischiosità sono l’amministrazione fiduciaria di strumenti finanziari (mandato di tipo 1) o quella di partecipazioni (mandato di tipo 2) e i contratti di leasing. Le indagini hanno mostrato che elevate somme di denaro sono state depositate presso le Banche da Istituzioni Finanziarie eludendo le misure preventive di customer due diligence per effetto dell’applicazione di misure di semplificata verifica.

Gli Avvocati e i Notai sono esposti alla minaccia “medio-alta”. I professionisti hanno fornito servizi per l’acquisto di proprietà immobiliari senza verificare l’origine dei proventi o per costituire strutture societarie complesse o società off-shore. In alcuni casi si evidenzia l’intervento di professionisti stranieri non registrati ad appositi albi e privi dei requisiti e dei controlli antiriciclaggio. Si sono rilevate operazioni societarie complesse tramite la costituzione di società, l’acquisto di beni ed il trasferimento delle quote societarie finalizzate a trasferire i diritti su tali beni per occultarne la reale proprietà.

I Commercialisti ed i Revisori contabili sono esposti alla minaccia “medio-alta”in quanto si rileva la prestazione di consulenza per la costituzione di soggetti giuridici utilizzati per nascondere la reale proprietà dei beni. Le indagini hanno evidenziato inoltre fatture false emesse o utilizzate per operazioni inesisitenti e  falso in bilancio ampiamente utilizzati per giustificare il ricevimento o il trasferimento di proventi illeciti. In alcuni casi hanno mostrato un ruolo passivo nel meccanismo delle segnalazioni di operazioni sospette.

Il Settore immobiliare è esposto ad una minaccia “medio-alta” in quanto settore tipicamente utilizzato per l’investimento di proventi illeciti. Tali attività illegali sono state svolte da professionisti negli studi di progettazione e svolte come attività ausiliarie del business legale. Non vi è alcuna evidenza negativa in relazione al ruolo degli agenti immobiliari proprio per le caratterisitiche del mercato immobiliare sammarinese.

Il Settore import-export è esposto a minacce “medio-alte”. Il settore include non solo il commercio reale ma si estende principalmente su casi in cui sono state utilizzate fatture per operazioni inesistenti: imprese estere eseguono transazioni estero su estero senza trasferire fisicamente beni in San Marino ma utilizzando solo le fatture per giustificare operazioni finanziarie illecite.

Il Settore delle assicurazioni è esposto ad una minaccia “media”. I principali prodotti utilizzati per riciclaggio sono costituiti da contratti assicurativi con il fondo dedicato e contratti assicurativi sulla vita intera.

Il Settore No Profit è esposto ad una minaccia “medio-bassa”. Le organizzazioni senza scopo di lucro, in particolare le fondazioni, erano esposte ad un livello elevato di minaccia perché utilizzate per nascondere i fondi derivanti da attività criminali. I recenti emendamenti legislativi e i più rigorosi controlli hanno quasi annullato questo fenomeno.   

Per i settori della consulenza in materia di servizi di investimento, amministrativa e fiscale, la gestione di case d’asta o gallerie d’arte, il noleggio di beni mobili registrati, le agenzie immobiliari, i casinò, il commercio di oro, metalli e pietre preziose, la custodia ed il trasporto di contante e l’ente poste è stato riconosciuto un livello “basso” di minaccia.

SETTORI LIVELLO DI ESPOSIZIONE ALLA MINACCIA ANTIRICICLAGGIO
Settore Bancario Alto

Altre Istituzioni Finanziarie e Fiduciarie
Notai e Avvocati
Commercialisti
Import-Export
Immobiliare

Medio-Alto
Assicurazione Medio
Organizzazioni senza scopo di lucro Non-Profit Medio-Basso

Servizi di Investimento
Consulenza finanziaria, amministrativa e fiscale
Gestione di case d’asta
Noleggio di automobili
Mediazioni immobiliari
Casinò
Custodia e trasporto di denaro contante
Poste spa
Commercio di pietre preziose

Basso

Vulnerabilità

Nel suo complesso il sistema di prevenzione e contrasto sammarinese presenta vulnerabilità ma appare in grado di contrastare la minaccia che proventi di attività criminali possano essere reinseriti nel sistema finanziario ed economico. Ciò si desume dalla numerosità dei procedimenti penali nazionali e avviati per rogatoria, dalle misure cautelari, ivi inclusi i sequestri e le confische. Nel sistema di prevenzione un ruolo predominante è costituito dai presidi antiriciclaggio applicati dalle Banche. Gli obblighi in materia tuttavia non sono applicati da intermediari finanziari, professionisti ed altri soggetti obbligati tutti in maniera uniforme come si evince dal numero delle segnalazioni di operazioni sospette inviate ad AIF.

Le Banche hanno un rischio alto ma anche maggiori presidi. Non sono considerati adeguati i presidi applicati dagli altri intermediari finanziari rispetto ad un rischio tuttavia molto più contenuto. Le fiduciarie statiche, per l’operatività legata a schermare la proprietà e la titolarità di diritti presentano oggettivamente un livello di minaccia medio-alto e una vulnerabilità. Si evidenzia che la numerosità delle società di tale tipologia si è  ridotta notevolmente.  

I professionisti in genere non rispondono in modo soddisfacente alle esigenze di prevenzione del sistema, per una formazione ancora non sempre adeguata. Si registrano criticità anche nel settore nelle procedure di adeguata verifica che dovrebbero essere correlate al rischio ed al titpo di business. Anche sotto il profilo degli obblighi di collaborazione attiva, il contenuto numero di STR non è considerato soddifsfacente. 

Le Banche ed i professionisti sono stati individuati come i soggetti aventi un ruolo chiave nella prevenzione e nel costrasto del riciclaggio laddove i reati preliminari sono reati societari. Per questo motivo dovrebbero essere adottate misure preventive per migliorare la qualità e l’efficacia della procedura di customer due diligence nonché delle segnalazioni di operazioni sospette in particolare da parte dei professionisti.

Il settore immobiliare è uno dei settori privilegiati per il reimpiego dei ricavi illegali anche da parte dei capitali illeciti stranieri e delle organizzazioni criminali. Le compravendite sono intercettate da altre categorie come le Banche più mature nell’applicazione dei presidi, mentre i professionisti degli studi di progettazione non denotano consapevolezza del proprio ruolo di presidio antiriciclaggio. Le agenzie immobiliari no ndenotano rilevante rischiosità.

Il settore dei giochi, che include il gioco illegale e le attività legali del gioco, non presenta specifici minacce e vulnerabilità essendo presente una sola entità.

Analisi delle vulnerabilità dei prodotti e servizi

Settore Bancario

I conti correnti, i bonifici bancari, i depositi di titoli, gli assegni, le carte di credito, anche prepagate, e le carte di debito sono i prodotti più vulnerabili al rischio di riciclaggio. I fattori che hanno inciso sulla valutazione sono la diffusione, le caratteristiche intrinseche nonché gli abusi e gli utilizzi impropri che sono stati effettuati. Tali prodotti presentano anche caratteri positivi in quanto, ad esempio, i conti correnti consentono la tracciabilità e il monitoraggio delle transazioni, riducono l’economia sommersa e limitano l’uso del contante. La regolamentazione ed i controlli interni hanno consentito di rilevare numerose operazioni sospette. Tuttavia è auspicabile aumentare la qualità dei controlli svolti dagli intermediari finanziari.

Settore Servizi di Investimento

Il settore non presenta un alto grado di complessità e la gamma dei prodotti offerti non è particolarmente sofisticata o diversificata e ciò riduce la vulnerabilità. Per quanto attiene i servizi di investimento collettivo l’analisi mostra che le Società di Gestione non hanno istituito organismi di investimento per specifiche esigenze finanziarie dei clienti. La regolamentazione, i modelli operativi adottati, l’assenza di gestione dei flussi finanziari, che sono canalizzati sulle Banche, riducono il rischio di riciclaggio. Inoltre la rilevanza delle società di investimento e la gamma di prodotti forniti sono molto limitati.

Settore assicurativo

I prodotti vulnerabili al rischio di riciclaggio sono costituiti dai contratti dedicati, dai contratti sulla vita emessi da Compagnie assicurative straniere e dai contratti di assicurazione a vita intera. I contratti dedicati distribuiti dalle Banche mostrano una predominanza in termini di dimensioni e quindi né aumenta la vulnerabilità. I contratti assicurativi sulla vita emessi dalle compagnie estere e collocati da intermediari assicurativi sammarinesi, dato l’alto contenuto finanziario, mostrano una maggiore vulnerabilità ai rischi di ML rispetto ai prodotti tradizionali. L’obiettivo dei contratti assicurativi a vita intera è quello di fornire la copertura assicurativa contro il rischio di morte dell’assicurato. Le polizze sono a premio unico con possibilità di effettuare premi aggiuntivi o a premio ricorrente e sono emesse dalle compagnie assicurative sammarinesi. 

Settore società fiduciarie e finanziare

L’amministrazione fiduciaria di strumenti finanziari, il leasing e la gestione fiduciaria di partecipazioni sono considerati i prodotti più vulnerabili. Il servizio di amministrazione fiduciaria di attività finanziarie per conto dei clienti, alla luce della rilevanza del settore ed alle caratteristiche intrinseche, è esposto a vulnerabilità. I contratti di leasing sono legati agli immobili (terreni ed edifici, residenziali o industriali). L’abuso di tali prodotti, benché non collegati a depositi, ha aumentato la vulnerabilità. L’amministrazione fiduciaria di partecipazioni è piuttosto significativa e ciò rende questo prodotto vulnerabile ai rischi di ricilaggio.

Strategia nazionale e piano d’azione

Le autorità sammarinesi hanno individuato i rischi di riciclaggio e hanno adottato una strategia nazionale ed un piano d’azione per il triennio 2016-2018 volti a mitigare efficacemente tali rischi o prevenirli e ridurre o limitare la vulnerabilità individuate. Per quanto riguarda il finanziamento del terrorismo è già stato istituito un gruppo di lavoro con il compito di sviluppare un piano di sicurezza nazionale (Decisione n. 6 del 19/7/2016).

La strategia nazionale ha individuato 4 obiettivi strategici e 16 azioni collegate.

Gli obiettivi strategici costituiscono un insieme di attività che tutti gli attori coinvolti devono mettere in atto, informando la Commissione Tecnica di coordinamento nazionale ogni 6 mesi sui progressi e gli aggiornamenti effettuati. Essi sono:

  1. definizione di un quadro legislativo e regolamentare aggiornato sulla lotta contro il riciclaggio, il finanziamento dei terrorismo, la proliferazione di armi di distruzione di massa,
  2. valutazione dei rischi connessi al riciclaggio ed al finanziamento del terrorismo e adozione di misure per ridurre tali rischi,
  3. individuazione e segnalazione di attività illegali legate al riciclaggio ed al finanziamento del terrorismo,
  4. adozione di ulteriori misure in materia di rispetto degli obblighi AML/CFT, di requisiti di professionalità e di onorabilità dei dirigenti aziendali e di controlli di audit.

Le azioni suddivise in funzione della loro priorità sono le seguenti:

Alta

  • Adottare un quadro legislativo aggiornato in relazione al terrorismo e al suo finanziamento.
  • Rafforzare la comprensione del rischio ML / TF.
  • Istituire la Commissione sulla lotta al terrorismo e al finanziamento della proliferazione.
  • Introdurre segnalazioni e controlli sui trasferimenti transfrontalieri di denaro.
  • Affinare il modello di vigilanza sviluppato da AIF.

Medio-Alta

  • Aggiornamento del quadro legislativo per AML / CFT e adeguamento delle norme correlate.
  • Adozione da parte di Autorità, Uffici e organismi di azioni e soluzioni operative coordinate volte a mitigare i rischi identificati.
  • Accentrare le informazioni relative alle società e ai titolari effettivi in registri centralizzati.

Media

  • Adottare un quadro legislativo e misure volte a contrastare la proliferazione delle armi di distruzione di massa. Implementare meccanismi / sistemi di controllo efficaci per l'individuazione di movimenti transfrontalieri. Implementare analisi strategiche.
  • Sviluppare meccanismi di identificazione dell'economia informale e adottare un piano d'azione per verificare l'osservanza del nuovo sistema fiscale.
  • Consolidare le misure preventive.
  • Rafforzare i requisiti di professionalità e buona reputazione per i dirigenti aziendali.
  • Rafforzare l'attività di revisione esterna su entità finanziarie.
  1. definizione di un quadro legislativo e regolamentare aggiornato sulla lotta contro il riciclaggio, il finanziamento dei terrorismo, la proliferazione di armi di distruzione di massa,
  2. valutazione dei rischi connessi al riciclaggio ed al finanziamento del terrorismo e adozione di misure per ridurre tali rischi,
  3. individuazione e segnalazione di attività illegali legate al riciclaggio ed al finanziamento del terrorismo,
  4. adozione di ulteriori misure in materia di rispetto degli obblighi AML/CFT, di requisiti di professionalità e di onorabilità dei dirigenti aziendali e di controlli di audit.
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