Con sentenza dell’8 gennaio 2024, il Tribunale di Asti ha dichiarato la nullità di un contratto di mutuo bancario assistito da garanzia pubblica (fondo di garanzia MCC per le PMI) concesso a fronte di un grave vizio di istruttoria.
Secondo questa impostazione, la banca avrebbe infatti consapevolmente accettato il rischio di concedere un finanziamento ad un’impresa insolvente unicamente a fronte della possibilità di accedere alla garanzia statale MCC.
La violazione degli obblighi di diligenza in sede di valutazione del profilo del cliente e di concessione del finanziamento, vanno qui ad incidere sulla stessa definizione in concreto degli elementi essenziali del contratto di mutuo, comportandone l’invalidità.
Un simile orientamento, se consolidato, avrebbe un notevole impatto, sia in ambito fallimentare, che di ristrutturazione dei debiti e di contenzioso tra clienti e banche.
Scopo del presente seminario è quello di analizzare gli obblighi che la banca deve in concreto seguire in sede di valutazione e concessione del finanziamento, i relativi ambiti di applicabilità ed i profili di salvaguardia, soffermandosi sugli effetti pratici che un simile orientamento avrebbe per il ceto dei creditori bancari.
Tematiche oggetto di attenzione e discussione
- I contratti di finanziamento con garanzia MCC: D. Lgs. n. 123/1998 e normativa Covid
- La diligenza specifica connessa alla presenza della garanzia statale
- La valutazione del merito creditizio del cliente
- La verifica in concreto della solvibilità e capienza economico – patrimoniale: analisi di bilancio, garanzie immobiliari o di terzi, etc.
- L’Orientamento espresso dal Tribunale di Asti
- La violazione degli obblighi di diligenza: nullità virtuale e limite delle norme imperative
- L’illiceità di causa (in concreto) connessa al mutamento dell’alea contrattuale
- Gli effetti per la banca connessi alla declaratoria di nullità
- La restituzione della garanzia MCC e la ripetizione della somma mutuata
- Le tipicità del credito fondiario
- Il mutamento del titolo per l’ammissione al passivo
- La revisione dei piani concordatari connessi al “declassamento” del credito privilegiato
- Il problema dell’abusiva concessione del credito
- Aggravamento del dissesto e concorso per bancarotta