Entro il prossimo 20 novembre 2025 gli Stati membri dovranno adottare le disposizioni legislative, regolamentari e amministrative necessarie per il recepimento della Direttiva 2023/225 (CCD II) sui contratti di credito con i consumatori.
Fra gli interventi del prossimo decreto di attuazione di particolare rilevanza si pongono le modifiche al TUB relative alla regolamentazione dell’offerta e della concessione del credito al consumatore, nonché alle regole di condotta relative alla gestione dei servizi di consulenza e del rapporto contrattuale stesso.
Le modifiche, più nel dettaglio, incidono non solo sugli oneri informativi imposti a banche e intermediari – che si riflettono altresì sulle regole di condotta in materia di servizi di consulenza offerti – ma altresì sulle regole per la valutazione del merito creditizio, sui diritti concessi al consumatore nella vigenza del contratto di credito, nonché sulle misure di tolleranza che il finanziatore, in modo proattivo, dovrebbe valutare di concedere in caso di inadempimento.
Tutto ciò, naturalmente, non può che riflettersi sugli standard contrattuali e sui modelli di cui dispone l’intermediario, nonché sulle policy interne relative all’offerta di credito, alla consulenza, alla concessione dello stesso e all’eventuale fase di recupero.
Il corso, dopo aver approfondito le modifiche normative previste dal decreto attuativo della CCD II, si soffermerà sulla concreta gestione del rapporto di credito con il consumatore da parte dell’intermediario, in ogni fase del rapporto contrattuale, dall’offerta di credito, all’eventuale patologia del rapporto, analizzando al contempo le necessarie ed opportune modifiche alle policy interne degli intermediari.