Il 25 febbraio 2015 l’ESMA ha diffuso un proprio report contenente i risultati di un’indagine condotta presso le varie autorità di vigilanza nazionali dei paesi dell’UE al fine di comprendere le varie modalità di adozione delle norme dettate dalla MIFID 1 in tema di best execution da applicarsi da parte degli intermediari finanziari nella conclusione di operazioni e servizi di investimento per gli ordini dei clienti.
I risultati dell’indagine condotta mostrano che il livello di armonizzazione e di implementazione a livello nazionale delle previsioni della MIFID 1 su queste tematiche è ancora abbastanza scarso. Per migliorare tale situazione l’ESMA ha individuato una serie di misure da implementare a livello delle singole autorità di vigilanza nazionali e che sono riassumibili come segue:
– dare priorità alla compliance delle previsioni in tema di best execution quale aspetto principale delle attività di vigilanza condotte in relazione al rispetto delle regole di condotta da parte degli intermediari;
– assicurare l’allocazione di sufficienti risorse per le attività di supervisione e vigilanza nel campo delle regole di condotta e per il rispetto dei principi di best execution;
– adottare un approccio di supervisione e vigilanza su queste tematiche più proattivo, basato sia su controlli da remoto che su ispezioni sul campo.
L’indagine è stata condotta sulla base delle informazioni fornite da 29 autorità di vigilanza nonché a seguito di controlli diretti effettuati presso le autorità di vigilanza di Francia, Liechtenstein, Lussemburgo, Malta, Polonia e Spagna.
