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Legge di bilancio 2018: le principali novità

10 Gennaio 2018
Di cosa si parla in questo articolo

Pubblicata nel Supplemento Ordinario n. 62 alla Gazzetta Ufficiale n. 302 del 29 dicembre 2017 la Legge 27 dicembre 2017 n. 205 recante bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2018 e bilancio pluriennale per il triennio 2018-2020 (c.d. Legge di bilancio 2018).

Di seguito si riportando le principali misure, come spiegate dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Misure per la crescita e politiche fiscali

Sostegno agli investimenti delle PMI

Rifinanziata per complessivi 330 milioni di euro nel periodo 2018-2023 la cosiddetta nuova Sabatini, per la concessione di finanziamenti agevolati alle micro, piccole e medie imprese, finalizzati all’ acquisto di nuovi macchinari. Agli investimenti di ‘Industria 4.0’ – big data, cloud computing, banda ultralarga, cybersecurity, robotica avanzata e meccatronica, realtà aumentata, manifattura additiva, Radio frequency identification (RFID) e sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti – è riservata una quota del 30% e una maggiorazione del contributo del 30%.

Superammortamento e Iperammortamento

È prorogato per il 2018, con consegna dei beni entro giugno 2019, il superammortamento al 130% per incentivare gli investimenti di imprese e professionisti in beni materiali strumentali nuovi (esclusi i veicoli). Prorogato per il 2018, con consegna dei beni entro dicembre 2019, anche l’iperammortamento al 250% per incentivare gli investimenti in innovazione.

Fondo per il capitale immateriale

Per perseguire obiettivi di politica economica ed industriale, connessi anche al Piano Industria 4.0, nonché per accrescere la competitività e la produttività del sistema economico, è istituito un Fondo per interventi volti a favorire lo sviluppo del capitale immateriale, della competitività e della produttività, con una dotazione di 5 milioni di euro per il 2018, di 125 milioni per il 2019 e per il 2020.

Formazione – Credito di imposta per la formazione 4.0

A tutte le imprese che nel 2018 effettuano spese per la formazione in specifici ambiti al fine di acquisire e consolidare le conoscenze delle tecnologie previste dal Piano Industria 4.0, è attribuito un credito di imposta pari al 40% del costo del personale impegnato nelle attività di formazione per il relativo periodo fino ad un importo massimo per impresa di 300.000 €.

Formazione – Potenziamento degli Istituti Tecnici Superiori

Per consentire di incrementare l’offerta formativa e conseguentemente i soggetti in possesso di elevate competenze nelle aree tecnologiche strategiche per lo sviluppo economico e la competitività delle imprese italiane, tra cui quelle relative al Piano Industria 4.0, sono stati stanziati 65 M€ nel triennio 2018-2020.

Agevolazioni per il FinTech

Sui proventi derivanti da attività di peer to peer lending si introduce uno specifico regime fiscale con l’applicazione di una ritenuta a titolo d’imposta pari al 26%. Previste anche misure di semplificazione degli adempimenti.

Stop aumento Iva

La legge di bilancio sterilizza i previsti incrementi dell’Iva per il 2018 che quindi non aumenterà.

Ristrutturazioni, ecobonus, acquisto mobili

Prorogata fino al 31 dicembre 2018 la detrazione del 65% delle spese relative agli interventi di riqualificazione energetica degli immobili/edifici. La detrazione è ridotta al 50% per alcuni interventi tra cui le schermature solari, l’acquisto e installazione di finestre e infissi, di caldaie a condensazione. Sia nel caso di interventi di riqualificazione energetica in edifici che in singole unità immobiliari, la detrazione è cedibile. In questo modo si agevolano i contribuenti cosiddetti ‘incapienti’ che altrimenti non potrebbero beneficiare dell’agevolazione. Prorogata al 31 dicembre 2018 anche la detrazione del 50% per gli interventi di ristrutturazione edilizia e la detrazione del 50% per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici di classe non inferiore a A+ connessi a ristrutturazioni iniziate a decorrere dal primo gennaio 2017. Tali detrazioni, incluso il ‘sisma bonus’, già previsto nella precedente legge di stabilità, sono fruibili anche dagli IACP.

Bonus giardini

È una delle novità della legge di bilancio 2018. Per il prossimo anno è prevista una detrazione del 36% delle spese (fino ad un massimo di 5.000 euro) sostenute per interventi di sistemazione a verde di aree private, per la realizzazione di impianti di irrigazione, pozzi e giardini pensili.

Sconto fiscale su abbonamenti al trasporto pubblico

Viene reintrodotta la detrazione del 19%, fino ad un massimo di 250 euro, sull’acquisto di abbonamenti ai trasporti pubblici locali, regionali e interregionale. Al via anche la deducibilità dei buoni per il trasporto pubblico locale, ossia i titoli di viaggio acquistati dal datore di lavoro per il proprio dipendente.

Affitti con contratto a canone concordato

È prorogata per il 2018 e il 2019 la cedolare secca al 10% (al posto del 21%) per i contratti di affitto a canone concordato.

Agevolazioni per alloggi universitari

La detrazione degli affitti di alloggi per studenti ‘fuori sede’ si applica per il 2017 e il 2018 anche se l’università si trova nella stessa provincia della residenza dello studente (comunque ad almeno 100 chilometri di distanza). Per gli studenti residenti in zone di montagna o disagiate sono sufficienti 50 chilometri.

Stop agli aumenti delle tasse locali

Anche per il 2018 sono sospesi gli aumenti dei tributi regionali e comunali (ad eccezione della maggiorazione della Tasi già disposta per il 2016) e delle addizionali.

No Maxibollette

A tutela dei consumatori è stata introdotta una norma che evita le maxibollette per i servizi di erogazione di energia elettrica, gas e servizi idrici. La fatturazione a conguaglio è possibile con il termine di prescrizione di due anni. Inoltre, l’utente ha diritto alla sospensione del pagamento in attesa della verifica della legittimità della condotta dell’operatore e al rimborso dei pagamenti effettuati a titolo di indebito conguaglio.

Web tax

La Legge di Bilancio ha introdotto per la prima volta in Italia la cosiddetta web tax, un prelievo sulle transazioni digitali a partire dal 2019. L’imposta si applica alle aziende, residenti o non residenti in Italia, che effettuano prestazioni di servizi nei confronti di soggetti residenti in Italia o di stabili organizzazioni in Italia di soggetti non residenti. L’aliquota è del 3% sul valore della singola transazione, ossia il corrispettivo dovuto, al netto dell’Iva. Per evitare che la tassa possa interessare le piccole e medie imprese e le start up è stato stabilito che essa si applica ai soggetti che nel corso di un anno solare effettuano più di 3.000 transazioni. Dall’imposta è escluso l’e-commerce. Sarà un decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze a stabilire nel dettaglio le prestazioni di servizi da assoggettare al tributo e le modalità applicative.

Lavoro e previdenza

Incentivi a nuove assunzioni

È previsto uno sconto del 50% dei contributi previdenziali, fino ad un massimo di 3.000 euro, sulle nuove assunzioni con contratto a tempo indeterminato effettuate a decorrere dal primo gennaio 2018. Resta ferma l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche. Lo sgravio, riconosciuto per 36 mesi, si applica agli assunti nel 2018 che non hanno ancora compiuto i 35 anni di età. Per le assunzioni degli anni successivi lo sgravio si applica ai soggetti che non hanno ancora compiuto 30 anni. L’agevolazione contributiva si applica, per 12 mesi, anche nei casi di prosecuzione del contratto di apprendistato in contratto a tempo indeterminato a condizione che il lavoratore non abbia compiuto il trentesimo anno di età alla data della prosecuzione. L’esonero contributivo è al 100% (fermo restando il limite di 3.000 euro) per le assunzioni di studenti che hanno svolto presso lo stesso datore di lavoro attività di alternanza scuola-lavoro e di studenti che hanno svolto periodi di apprendistato per la qualifica professionale.

Assunzioni al Sud

L’agevolazione è potenziata con l’esonero contributivo al 100% per le assunzioni a tempo indeterminato di giovani entro i 35 anni di età o anche di età superiore a condizione che non abbiano un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi.

Stop aumento età pensione per lavori gravosi

Nel 2019 saranno esonerati dall’aumento a 67 anni dell’età pensionabile coloro che svolgono lavori ‘gravosi’. Anche il requisito contributivo per l’accesso alla pensione anticipata non aumenta per le stesse categorie di lavoratori. Secondo le stime del governo a usufruire della misura saranno 14.600 persone.

APE volontaria

L’istituto sperimentale dell’anticipo pensionistico volontario viene prorogato di un anno, al 31 dicembre 2019.

APE sociale

Si amplia la platea dei soggetti che possono usufruirne. Oltre che in caso di licenziamento o risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, possono accedere all’Ape sociale anche coloro ai quali è scaduto un rapporto di lavoro a tempo determinato (a condizione che nei 3 anni precedenti abbiano avuto un lavoro dipendente per almeno 18 mesi). Aumentano le categorie di lavori gravosi ammesse all’Ape sociale. Quanto ai soggetti che assistono familiari con handicap grave, le nuove disposizioni estendono ai parenti di secondo grado la possibilità di avvalersi dell’Ape sociale, nel caso in cui i genitori o il coniuge del familiare invalido abbiano compiuto i 70 anni. Alle donne viene riconosciuto uno ‘sconto’ del requisito contributivo richiesto pari ad un anno per ciascun figlio, fino ad un massimo di due.

Politiche di coesione e Mezzogiorno

Sviluppo imprese

Sono incrementate di 200 milioni per il 2018 e di 100 milioni per il 2019 le risorse destinate al credito di imposta per l’acquisto di nuovi beni strumentali destinati alle strutture produttive di Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo.

Fondo imprese Sud

La legge di bilancio per il 2018 istituisce tale Fondo che ha durata di 12 anni e parte con una dotazione di 150 milioni. E’ finalizzato alla crescita dimensionale delle piccole e medie imprese aventi sede legale e attività produttiva nelle regioni del Mezzogiorno.

Misure per le famiglie

Reddito di inclusione

Lo stanziamento del Fondo povertà che finanzia il reddito di inclusione aumenta di 300 milioni nel 2018, di 700 milioni nel 2019, di 665 milioni nel 2020. L’aumento dello stanziamento si rende necessario perchè viene estesa la platea dei beneficiari del ReI, rendendo meno stringenti i requisiti di accesso legati alla composizione del nucleo familiare ed incrementando l’importo. Dal primo luglio 2018 poi si considereranno soltanto le condizioni economiche.

Bonus 80 euro

Aumentano le soglie reddituali per accedere al bonus. La soglia di reddito complessivo di 24.000 euro lordi diventa 24.600 euro. Il bonus decresce fino ad azzerarsi per redditi maggiori o pari a 26.600 (anziché 26.000).

Interventi sociali ad opera delle fondazioni bancarie

Si introduce per tre anni un credito di imposta a favore delle fondazioni bancarie per progetti promossi in ambito sanitario e sociale. Il credito di imposta è pari al 65% delle erogazioni effettuate per tali finalità (contrasto alla povertà e al disagio delle famiglie con minori, cure domiciliari per anziani e disabili).

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