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Imposizione societaria: estensione dell’eccezione Marks & Spencer alle stabili organizzazioni non residenti

18 Gennaio 2018

L’Avvocato generale della Corte di Giustizia UE, MM. Campos Sánchez Bordona, ha presentato le proprie conclusioni nella Causa C‑650/16, in cui la Corte è chiamata a pronunciarsi su una questione attinente alla normativa fiscale che permette a una società residente di dedurre dalla base imponibile le perdite delle stabili organizzazioni residenti, mentre esclude tale possibilità per le non residenti, a meno che non si opti per il regime di imposizione congiunta internazionale.

Di seguito le conclusioni:

1) In condizioni analoghe a quelle che sono state prese in considerazione nella sentenza della Corte del 13 dicembre 2005, Marks & Spencer, l’articolo 49 TFUE non è compatibile con la normativa di uno Stato membro in base alla quale una società residente in tale Stato può dedurre dalla base imponibile dell’imposta sulle società le perdite di una stabile organizzazione che si trova sul territorio nazionale, ma non le perdite di una stabile organizzazione situata in un altro Stato membro, in cui, in definitiva, tali perdite non possano essere computate.

2) Per ovviare a tale incompatibilità non è sufficiente offrire alla società controllante la possibilità di beneficiare di un sistema di “imposizione congiunta internazionale” come quello previsto dalla normativa nazionale applicabile nel procedimento principale, che richiede alla stessa di raggruppare, ai fini della medesima imposta, tutte le controllate e le stabili organizzazioni aventi sede al di fuori della Danimarca, per un periodo di dieci anni.

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