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Giurisprudenza

La cessione con saldo posticipato è una forma di finanziamento con interessi da tassare per competenza

12 Dicembre 2019

Alessandro Lisi, Dottorando in Scienze Giuridiche, Università Bicocca di Milano

CTR Lazio, Sez. V, 5 aprile 2018, n. 2151 – Pres. Gallucci, Rel. Frettoni

L’acquisto della partecipazione societaria verso corresponsione di una sola parte del corrispettivo e con previsione del versamento del saldo un paio di anni più tardi, con maggiorazione di interessi, configura una forma di finanziamento.

Il cessionario deve dunque contabilizzare e dichiarare gli interessi attivi relativi al suddetto finanziamento negli anni di competenza e non solo nel periodo fiscale oggetto del saldo, in quanto non è consentito al contribuente di ascrivere un componente positivo (o negativo) del reddito ad un esercizio diverso da quello di competenza.

A nulla rileva, tra l’altro, che l’acquisto sia avvenuto inserendo nel contratto un’opzione di riacquisto per il cedente. Quest’ultima infatti non integra un avvenimento futuro e incerto cui sia subordinata l’efficacia o la risoluzione della cessione, ai sensi dell’art. 1353 c.c., bensì un diritto di riacquisto esterno al negozio di cessione ed anzi tale da presupporre proprio il pieno dispiegamento dell’efficacia traslativa della cessione medesima.

 
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