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Attualità

COVID-19: le disposizioni della legge tedesca

21 Aprile 2020

Aldo Angelo Dolmetta, Ugo Malvagna (Università di Trento), Piergiuseppe Spolaore (Università di Milano-Bicocca) e Sara Giacomini (Università di Trento)

Di cosa si parla in questo articolo

Pubblichiamo di seguito ed in allegato gli articoli 1 e 5 della legge tedesca per la mitigazione delle conseguenze della Pandemia COVID-19 nel diritto civile, fallimentare e della procedura penale del 27 marzo 2020 (Gesetz zur Abmilderung der Folgen der COVID-19-Pandemie im Zivil-, Insolvenz- und Strafverfahrensrecht Vom 27. März 2020).

In particolare, l’art. 1 detta disposizioni in materia di: sospensione dell’obbligo degli amministratori di presentare istanza di fallimento; esenzione di responsabilità degli amministratori e dei terzi per i pagamenti, il rimborso di finanziamenti anche dei soci, la concessione di finanziamenti, dilazioni di pagamento e la concessione di garanzie; esenzione dalla revocatoria per i pagamenti, il rimborso di finanziamenti anche dei soci, la concessione di finanziamenti, dilazioni di pagamento e la concessione di garanzie.

L’articolo 5, invece, disciplina: la sospensione dei contratti con i consumatori relativi a servizi essenziali di natura continuativa; la sospensione e rinegoziazione dei contratti di credito ai consumatori; la sospensione dei contratti di locazione e di affitto.

Gesetz

zur Abmilderung der Folgen der COVID-19-Pandemie im Zivil-, Insolvenz- und Strafverfahrensrecht

Vom 27. März 2020

Legge

per la mitigazione delle conseguenze della Pandemia COVID-19 nel diritto civile, fallimentare e della procedura penale

del 27 marzo 2020

Artikel 1

Gesetz zur vorübergehenden
Aussetzung der Insolvenzantragspflicht und zur Begrenzung der Organhaftung bei einer durch die COVID-19-Pandemie bedingten Insolvenz (COVID-19-Insolvenzaussetzungsgesetz
– COVInsAG)

§1 Aussetzung der Insolvenzantragspflicht

Die Pflicht zur Stellung eines Insolvenzantrags nach § 15a der Insolvenzordnung und nach § 42 Absatz 2 des Bürgerlichen Gesetzbuchs ist bis zum 30. September 2020 ausgesetzt. Dies gilt nicht, wenn die Insolvenzreife nicht auf den Folgen der Ausbreitung des SARS- CoV-2-Virus (COVID-19-Pandemie) beruht oder wenn keine Aussichten darauf bestehen, eine bestehende Zahlungsunfähigkeit zu beseitigen. War der Schuldner am 31. Dezember 2019 nicht zahlungsunfähig, wird vermutet, dass die Insolvenzreife auf den Auswirkungen der COVID-19-Pandemie beruht und Aussichten darauf bestehen, eine bestehende Zahlungsunfähigkeit zu beseitigen. Ist der Schuldner eine natürliche Person, so ist § 290 Absatz 1 Nummer 4 der Insolvenzordnung mit der Maßgabe anzuwenden, dass auf die Verzögerung der Eröffnung des Insolvenzverfahrens im Zeitraum zwischen dem 1. März 2020 und dem 30. September 2020 keine Versagung der Restschuldbefreiung gestützt werden kann. Die Satze 2 und 3 gelten entsprechend.

Articolo 1

Legge per la momentanea sospensione dell’obbligo di presentare istanza di fallimento e limitazione della responsabilità degli amministratori in caso di insolvenza causata dalla Pandemia COVID-19 (COVID-19-Insolvenzaussetzungsgesetz – COVInsAG)

Paragrafo 1 Sospensione del dovere di presentare istanza di fallimento

Il dovere di presentare istanza di fallimento ai sensi del paragrafo 15a della legge fallimentare e del paragrafo 42 (2) del codice civile è sospeso fino al 30 settembre 2020. La sospensione non si applica se l’insolvenza non è conseguenza della diffusione del virus SARS-CoV-2 (pandemia COVID-19) o se non vi sono prospettive di rimedio all’insolvenza. Nel caso in cui il debitore non fosse insolvente in data 31 dicembre 2019, si presume che l’insolvenza sia conseguenza della pandemia di COVID-19 e che vi siano prospettive di rimedio alla stessa. Se il debitore è una persona fisica, si applica il paragrafo 290 (1) n. 4 della legge fallimentare; tuttavia il diniego dell’esdebitazione non può essere fondato sul ritardo nell’apertura delle procedure di insolvenza nel periodo dal primo marzo 2020 al 30 settembre 2020. I precedenti periodi numero 2 e 3 si applicano conformemente.

§2 Folgen der Aussetzung

(1) Soweit nach § 1 die Pflicht zur Stellung eines Insolvenzantrags ausgesetzt ist,

1. gelten Zahlungen, die im ordnungsgemäßen Geschäftsgang erfolgen, insbesondere solche Zahlungen, die der Aufrechterhaltung oder Wiederaufnahme des Geschäftsbetriebes oder der Umsetzung eines Sanierungskonzepts dienen, als mit der Sorgfalt eines ordentlichen und gewissenhaften Geschäftsleiters im Sinne des § 64 Satz 2 des Gesetzes betreffend die Gesellschaften mit beschränkter Haftung, des § 92 Absatz 2 Satz 2 des Aktiengesetzes, des § 130a Absatz 1 Satz 2, auch in Verbindung mit § 177a Satz 1, des Handelsgesetzbuchs und des § 99 Satz 2 des Genossenschaftsgesetzes vereinbar;

2. gilt die bis zum 30. September 2023 erfolgende Rückgewähr eines im Aussetzungszeitraum gewährten neuen Kredits sowie die im Aussetzungszeitraum erfolgte Bestellung von Sicherheiten zur Absicherung solcher Kredite als nicht gläubigerbenachteiligend; dies gilt auch für die Rückgewähr von Gesellschafterdarlehen und Zahlungen auf Forderungen aus Rechtshandlungen, die einem solchen Darlehen wirtschaftlich entsprechen, nicht aber deren Besicherung; § 39 Absatz 1 Nummer 5 und § 44a der Insolvenzordnung finden insoweit in Insolvenzverfahren über das Vermögen des Schuldners, die bis zum 30. September 2023 beantragt wurden, keine Anwendung;

3. sind Kreditgewährungen und Besicherungen im Aussetzungszeitraum nicht als sittenwidriger Beitrag zur Insolvenzverschleppung anzusehen;

4. sind Rechtshandlungen, die dem anderen Teil eine Sicherung oder Befriedigung gewährt oder ermöglicht haben, die dieser in der Art und zu der Zeit beanspruchen konnte, in einem späteren Insolvenzverfahren nicht anfechtbar; dies gilt nicht, wenn dem anderen Teil bekannt war, dass die Sanierungs- und Finanzierungsbemühungen des Schuldners nicht zur Beseitigung einer eingetretenen Zahlungsunfähigkeit geeignet gewesen sind. Entsprechendes gilt für

a)  Leistungen an Erfüllungs statt oder erfüllungshalber;

b)  Zahlungen durch einen Dritten auf Anweisung des Schuldners;

c)  die Bestellung einer anderen als der ursprünglich vereinbarten Sicherheit, wenn diese nicht werthaltiger ist;

d)  die Verkürzung von Zahlungszielen und e) die Gewährung von Zahlungserleichterungen.

(2) Absatz 1 Nummer 2, 3 und 4 gilt auch für Unternehmen, die keiner Antragspflicht unterliegen, sowie für Schuldner, die weder zahlungsunfähig noch überschuldet sind.

(3) Absatz 1 Nummer 2 und 3 gilt im Fall von Krediten, die von der Kreditanstalt für Wiederaufbau und ihren Finanzierungspartnern oder von anderen Institutionen im Rahmen staatlicher Hilfsprogramme anlässlich der COVID-19-Pandemie gewährt werden, auch dann, wenn der Kredit nach dem Ende des Aussetzungszeitraums gewährt oder besichert wird, und unbefristet für deren Rückgewähr.

Paragrafo 2 Conseguenze della sospensione

(1) Se il dovere di presentare istanza di fallimento è sospeso ai sensi del paragrafo 1,

– 1. i pagamenti effettuati nell’ambito dell’ordinaria attività, in particolare i pagamenti che servono a mantenere o riprendere le operazioni commerciali o ad attuare un programma di risanamento, sono considerati eseguiti con la diligenza di un amministratore prudente, secondo i termini del paragrafo 64, secondo periodo, legge sulle società a responsabilità limitata, del paragrafo 92 (2) secondo periodo, legge sulle società per azioni, del paragrafo 130a (1) secondo periodo, anche in combinato disposto con la paragrafo 177a, primo periodo, codice del commercio e del paragrafo 99, seconda frase, legge sulle società cooperative;

– 2. il rimborso, ove avvengaentro il30 settembre 2023, di un nuovo credito concesso durante il periodo di sospensione e la concessione di garanzie reali a sicurezza di tale credito durante il periodo di sospensione non sono considerati pregiudizievoli per i creditori; questo vale anche per il rimborsodi finanziamenti dei soci e pagamenti di crediti risultanti da atti giuridici che economicamente corrispondono a tali prestiti, ma non per le loro garanzie; il paragrafo 39 (1) n. 5 e la paragrafo 44a della legge fallimentare non si applicano alle procedure di insolvenza contro il patrimonio del debitore se l’istanza è stata presentata prima del 30 settembre 2023;

– 3. il credito concesso e le garanzie fornite durante il periodo di sospensione non sono da considerare tra le cause che hanno illecitamente concorso a determinare il ritardo nel deposito dell’istanza di fallimento;

– 4. gli atti giuridici, che hanno assicurato o consentito all’altro contraentedi ottenere il pagamento o le garanzie a cui aveva diritto in quel momento e secondo tali modalità, non possono essere revocati nellasusseguente procedura di insolvenza; l’esenzione non si applica laddove l’altra parte fosse a conoscenza del fatto che l’azione del debitore di ristrutturare e finanziare la società non era idonea a porre rimedio all’insolvenza.

Le stesse regole si applicano a

a) pagamenti o prestazioni in luogo dell’adempimento;

b) pagamenti da parte di terzi su indicazione del debitore;

c) fornitura di garanzie diverse da quelle inizialmente concordate, purché non di maggior valore;

d) riduzione dei tempi di pagamento e

e) dilazione dei termini di pagamento.

(2) Il capoverso (1) punti nn. 2, 3 e 4 si applica anche alle società che non sono tenute a presentare istanza di fallimento e ai debitori che non sono né insolventi né sovraindebitati.

(3) Il capoverso (1) punti nn. 2 e 3 si applica al credito concesso dal Kreditanstalt für Wiederaufbaue dai suoi partner finanziari o da altre istituzioni nell’ambito di programmi di aiuti di Stato lanciati a causa della pandemia di COVID-19, anche se il credito è concesso o garantito dopo la fine del periodo di sospensione e senza limiti di tempo per il suo rimborso.

§ 3 Eröffnungsgrund bei Gläubigerinsolvenzanträgen

Bei zwischen dem 28. März 2020 und dem 28. Juni 2020 gestellten Gläubigerinsolvenzanträgen setzt die Eröffnung des Insolvenzverfahrens voraus, dass der Eröffnungsgrund bereits am 1. März 2020 vorlag.

Paragrafo 3 Presupposti per l’apertura di procedure di fallimento su richiesta dei creditori

Nel caso di istanza di fallimento presentata dai creditori tra il 28 marzo 2020 e il 28 giugno 2020, l’apertura della procedura è subordinata al fatto che i relativi presupposti fossero già sussistenti anteriormente al primo marzo 2020.

§4 Verordnungsermächtigung

Das Bundesministerium der Justiz und für Verbraucherschutz wird ermächtigt, durch Rechtsverordnung ohne Zustimmung des Bundesrates die Aussetzung der Insolvenzantragspflicht nach § 1 und die Regelung zum Eröffnungsgrund bei Gläubigerinsolvenzanträgen nach § 3 bis höchstens zum 31. März 2021 zu verlängern, wenn dies aufgrund fortbestehender Nachfrage nach verfügbaren öffentlichen Hilfen, andauernder Finanzierungsschwierigkeiten oder sonstiger Umstande geboten erscheint.

Paragrafo 4 Autorizzazione all’emissione di decreti

Il Ministero federale di giustizia e protezione dei consumatori è autorizzato ad adottare decreti senza necessità di approvazione del Consiglio federale per prorogare il periodo di sospensione dell’obbligo di presentare istanza di fallimento ai sensi della paragrafo 1 e le norme relative al motivo di apertura di procedure di fallimento su richiesta dei creditori ai sensi della paragrafo 3 fino al 31 marzo 2021, se ciò risulta necessario a causa della continua domanda di aiuti pubblici, difficoltà di finanziamento in corso o altre circostanze.

Artikel 5

Änderung des

Einführungsgesetzes

zum Bürgerlichen Gesetzbuche

Artikel 240 des Einführungsgesetzes zum Bürgerlichen Gesetzbuche in der Fassung der Bekanntmachung vom 21. September 1994 (BGBl. I S. 2494; 1997 I S. 1061), das zuletzt durch Artikel 2 des Gesetzes vom 19. März 2020 (BGBl. I S. 541) geändert worden ist, wird wie folgt gefasst:

“Artikel 240

Vertragsrechtliche Regelungen

aus Anlass der COVID-19-Pandemie

§1 Moratorium

(1) Ein Verbraucher hat das Recht, Leistungen zur Erfüllung eines Anspruchs, der im Zusammenhang mit einem Verbrauchervertrag steht, der ein Dauerschuldverhältnis ist und vor dem 8. März 2020 geschlossen wurde, bis zum 30. Juni 2020 zu verweigern, wenn dem Verbraucher infolge von Umständen, die auf die Ausbreitung der Infektionen mit dem SARS-CoV-2-Virus (COVID-19-Pandemie) zurückzuführen sind, die Erbringung der Leistung ohne Gefährdung seines angemessenen Lebensunterhalts oder des angemessenen Lebens-unterhalts seiner unterhaltsberechtigten Angehörigen nicht möglich wäre. Das Leistungsverweigerungsrecht besteht in Bezug auf alle wesentlichen Dauerschuldverhältnisse. Wesentliche Dauerschuldverhältnisse sind solche, die zur Eindeckung mit Leistungen der angemessenen Daseinsvorsorge erforderlich sind.

(2) Ein Kleinstunternehmen im Sinne der Empfehlung 2003/361/EG der Kommission

vom 6. Mai 2003 betreffend die Definition der Kleinstunternehmen sowie der kleinen und mittleren Unternehmen (ABl. L 124 vom 20.5.2003, S. 36) hat das Recht, Leistungen zur Erfüllung eines Anspruchs, der im Zusammenhang mit einem Vertrag steht, der ein Dauerschuldverhältnis ist und vor dem 8. März 2020 geschlossen wurde, bis zum 30. Juni 2020 zu verweigern, wenn infolge von Umständen, die auf die COVID-19-Pandemie zurückzuführen sind,

1. das Unternehmen die Leistung nicht erbringen kann oder

2. dem Unternehmen die Erbringung der Leistung ohne Gefährdung der wirtschaftlichen Grundlagen seines Erwerbsbetriebs nicht möglich wäre.

Das Leistungsverweigerungsrecht besteht in Bezug auf alle wesentlichen Dauerschuldverhältnisse. Wesentliche Dauerschuldverhältnisse sind solche, die zur Eindeckung mit Leistungen zur angemessenen Fortsetzung seines Erwerbsbetriebs erforderlich sind.

(3) Absatz 1 gilt nicht, wenn die Ausübung des Leistungsverweigerungsrechts für den Gläubiger seinerseits unzumutbar ist, da die Nichterbringung der Leistung die wirtschaftliche Grundlage seines Erwerbsbetriebs gefährden würde. Absatz 2 gilt nicht, wenn die Ausübung des Leistungsverweigerungsrechts für den Gläubiger unzumutbar ist, da die Nichterbringung der Leistung zu einer Gefährdung seines angemessenen Lebensunterhalts oder des angemessenen Lebensunterhalts seiner unterhaltsberechtigten Angehörigen oder der wirtschaftlichen Grundlagen seines Erwerbsbetriebs führen würde. Wenn das Leistungsverweigerungsrecht nach Satz 1 oder 2 ausgeschlossen ist, steht dem Schuldner das Recht zur Kündigung zu.

(4) Die Absätze 1 und 2 gelten ferner nicht im Zusammenhang

1. mit Miet- und Pachtverträgen nach § 2, mit Darlehensverträgen sowie

2. mit arbeitsrechtlichen Ansprüchen.

(5) Von den Absätzen 1 und 2 kann nicht zum Nachteil des Schuldners abgewichen werden.

Articolo 5

Modifiche al

libro introduttivo

al codice civile

L’articolo 240 del libro introduttivo al codice civile come pubblicato il 21 settembre 1994 (Gazzetta Ufficiale federale I, p. 2494; 1997 I, p. 1061), come da ultimo modificato dall’articolo 3 della legge del 21 dicembre 2019 (Gazzetta Ufficiale federale I, p. 2911), disporrà quanto segue:

“Articolo 240

Norme contrattuali contingenti
alla pandemia COVID-19

Paragrafo 1 Moratoria

(1) Fino al 30 giugno 2020, il consumatori hanno diritto di non adempiere agli obblighi sorgenti dai contratti tra professionisti e consumatori relativi a prestazioni continuative conclusi prima dell’8 marzo 2020 quando, in conseguenza delle circostanze che possono essere riconducibili alla moltiplicazione delle infezioni causate dal virus SARS-CoV-2 (pandemia COVID-19), essi non sarebbero in grado di adempiere senza mettere in pericolo un livello di vita adeguato per sé o per i propri familiari a carico. Il diritto di non adempiere riguarda tutte le prestazioni continuative di natura essenziale. Le prestazioni continuative hanno natura essenziale quando sono organizzate come servizi di interesse generale.

(2) Le “microimprese” come definite dalla Raccomandazione della Commissione Europea 2003/361/EC del 6 maggio 2003 concernente la definizione di micro, piccola e media impresa (GU L 124, 20 maggio 2003, p. 36) hanno diritto di non adempiere, fino 30 giugno 2020, agli obblighi sorgenti dai contratti conclusi prima dell’8 marzo 2020 quando, in conseguenza delle circostanze che possono essere riconducibili alla moltiplicazione delle infezioni causate dal virus SARS-CoV-2 (pandemia COVID-19),

1. l’impresa non è in condizione di adempiere o

2. l’impresa non è in condizione di adempiere senza mettere in pericolo le basi economiche della propria attività.

Il diritto di rifiutare l’adempimento di applica a tutte le obbligazioni essenziali di natura continuativa. Le obbligazioni di natura continuativa sono “essenziali” se esse sono necessarie per assicurare una fornitura di servizi che è strumentale alla adeguata continuazione dell’attività.

(3) Il capoverso (1) non si applica se le conseguenze della mancata prestazione imporrebbero al creditore un peso non sopportabile perché l’inadempimento pregiudicherebbe le basi economiche della sua attività. Il capoverso (2) non si applica se le conseguenze della mancata prestazione imporrebbero al creditore un peso non sopportabile, perché l’inadempimento metterebbe in pericolo un livello di vita adeguato per sé e per i propri familiari a carico ovvero le basi economiche della propria attività.

Quando il diritto di rifiutare l’adempimento ai sensi dei periodi 1 o 2 è escluso, il debitore ha il diritto di sciogliere il contratto.

(4) Inoltre, i capoversi (1) e (2) non si applicano in relazione ai

1. contratti di affitto e locazione ai sensi del paragrafo 2, contratti di credito e

2. crediti relativi a rapporti di lavoro.

(5) I capoversi (1) e (2) non sono derogabili in senso sfavorevole ai consumatori.

§2

Beschränkung der Kündigung von Miet- und Pachtverhältnissen

(1) Der Vermieter kann ein Mietverhältnis über Grundstücke oder über Räume nicht allein aus dem Grund kündigen, dass der Mieter im Zeitraum vom 1. April 2020 bis 30. Juni 2020 trotz Fälligkeit die Miete nicht leistet, sofern die Nichtleistung auf den Auswirkungen der COVID-19-Pandemie beruht. Der Zusammenhang zwischen COVID-19-Pandemie und Nichtleistung ist glaubhaft zu machen. Sonstige Kündigungsrechte bleiben unberührt.

(2) Von Absatz 1 kann nicht zum Nachteil des Mieters abgewichen werden.

(3) Die Absätze 1 und 2 sind auf Pachtverhältnisse entsprechend anzuwenden.

(4) Die Absätze 1 bis 3 sind nur bis zum 30. Juni 2022 anzuwenden.

Paragrafo 2

Limitazioni alla risoluzione dei contratti di locazione e affitto

(1) Ai locatori non è permesso di risolvere i contratti di locazione fondiari o immobiliari solamente sulla base del fatto che i conduttori non effettuano il pagamento del canone nel periodo tra il primo aprile 2020 e il 30 giugno 2020 benché dovuto, a condizione che l’inadempimento sia da ricondursi agli effetti della pandemia COVID-19. Il nesso causale tra pandemia COVID-19 e inadempimento deve essere dimostrato in modo attendibile. Le altre cause di risoluzione rimangono efficaci.

(2) Il capoverso (1) non è derogabile in senso sfavorevole ai conduttori.

(3) I capoversi (1) e (2) si applicano conformemente anche ai contratti di affitto.

(4) I capoversi da (1) a (3) si applicano fino al 30 giugno 2022

§3 Regelungen zum Darlehensrecht

(1) Für Verbraucherdarlehensverträge, die vor dem 15. März 2020 abgeschlossen wurden, gilt, dass Ansprüche des Darlehensgebers auf Rückzahlung, Zins- oder Tilgungsleistungen, die zwischen dem 1. April 2020 und dem 30. Juni 2020 fällig werden, mit Eintritt der Fälligkeit für die Dauer von drei Monaten gestundet werden, wenn der Verbraucher aufgrund der durch Ausbreitung der COVID-19-Pandemie hervorgerufenen außergewöhnlichen Verhältnisse Einnahmeausfälle hat, die dazu führen, dass ihm die Erbringung der geschuldeten Leistung nicht zumutbar ist. Nicht zumutbar ist ihm die Erbringung der Leistung insbesondere dann, wenn sein angemessener Lebensunterhalt oder der angemessene Lebensunterhalt seiner Unterhaltsberechtigten gefährdet ist. Der Verbraucher ist berechtigt, in dem in Satz 1 genannten Zeitraum seine vertraglichen Zahlungen zu den ursprünglich vereinbarten Leistungsterminen weiter zu erbringen. Soweit er die Zahlungen vertragsgemäß weiter leistet, gilt die in Satz 1 geregelte Stundung als nicht erfolgt.

(2) Die Vertragsparteien können von Absatz 1 abweichende Vereinbarungen, insbesondere über mögliche Teilleistungen, Zins- und Tilgungsanpassungen oder Umschuldungen treffen.

(3) Kündigungen des Darlehensgebers wegen Zahlungsverzugs, wegen wesentlicher Verschlechterung der Vermögensverhältnisse des Verbrauchers oder der Werthaltigkeit einer für das Darlehen gestellten Sicherheit sind im Fall des Absatzes 1 bis zum Ablauf der Stundung ausgeschlossen. Hiervon darf nicht zu Lasten des Verbrauchers abgewichen werden.

(4) Der Darlehensgeber soll dem Verbraucher ein Gespräch über die Möglichkeit einer einverständlichen Regelung und über mögliche Unterstützungsmaßnahmen anbieten. Für dieses können auch Fernkommunikationsmittel genutzt werden.

(5) Kommt eine einverständliche Regelung für den Zeitraum nach dem 30. Juni 2020 nicht zustande, verlängert sich die Vertragslaufzeit um drei Monate. Die jeweilige Fälligkeit der vertraglichen Leistungen wird um diese Frist hinausgeschoben. Der Darlehensgeber stellt dem Verbraucher eine Abschrift des Vertrags zur Verfügung, in der die vereinbarten Vertragsänderungen oder die sich aus Satz 1 sowie aus Absatz 1 Satz 1 ergebenden Vertragsänderungen berücksichtigt sind.

(6) Die Absätze 1 bis 5 gelten nicht, wenn dem Darlehensgeber die Stundung oder der Ausschluss der Kündigung unter Berücksichtigung aller Umstände des Einzelfalls einschließlich der durch die COVID-19- Pandemie verursachten Veränderungen der allgemeinen Lebensumstände unzumutbar ist.

(7) Die Absätze 1 bis 6 gelten entsprechend für den Ausgleich und den Rückgriff unter Gesamtschuldnern nach § 426 des Bürgerlichen Gesetzbuchs.

(8) Die Bundesregierung wird ermächtigt, durch Rechtsverordnung mit Zustimmung des Bundestages und ohne Zustimmung des Bundesrates den personellen Anwendungsbereich der Absätze 1 bis 7 zu ändern und insbesondere Kleinstunternehmen im Sinne von Artikel 2 Absatz 3 des Anhangs der Empfehlung 2003/361/EG der Kommission vom 6. Mai 2003 betreffend die Definition der Kleinstunternehmen sowie der kleinen und mittleren Unternehmen in den Anwendungsbereich einzubeziehen.

Paragrafo 3 Norme relative ai contratti di credito

(1) Per quanto riguarda i contratti di credito al consumo conclusi prima del 15 marzo 2020, ai diritti del finanziatore a titolo di restituzione del capitale e interessi, che sono dovuti nel periodo tra il primo aprile 2020 e il 30 giugno 2020, è riconosciuto un differimento di tre mesi dalla data di ciascuna scadenza se il consumatore ha subito una calo del proprio reddito dovuto alle circostanze straordinarie che sono insorte in conseguenza della diffusione della pandemia COVID-19, con la conseguenza che il pagamento contrattualmente stabilito non può essere sopportato dal consumatore. In particolare, l’adempimento è da reputarsi non sostenibile se ne risulterebbe pericolo per livello di vita adeguato per sé e per i propri familiari a carico.

Durante il lasso temporale riferito nel primo periodo, i consumatori possono effettuare pagamenti alle scadenze originariamente pattuite. Se i consumatori continuano a effettuare i pagamenti come contrattualmente stabilito, il differimento dei pagamenti stabilito al primo periodo non trova applicazione.

(2) Le parti contrattuali possono stipulare accordi che deviano dal capoverso (1), in particolare relativi a possibili pagamenti parziali, modifiche alla restituzione del capitale o al pagamento degli interessi, o ristrutturazioni del debito.

(3) La risoluzione dei contratti per volontà del finanziatore in ragione del ritardo nei pagamenti, di un significativo peggioramento della situazione patrimoniale-finanziaria del consumatore o del valore della garanzia del credito è esclusa al ricorrere delle condizioni di cui al capoverso (1) fino al termine del periodo di differimento dei pagamenti. Non sono ammesse deroghe in senso sfavorevole ai consumatori.

(4) Il finanziatore è tenuto a offrire un incontro con il consumatore circa la possibilità di raggiungere un accordo e possibili misure di supporto. A questo fine possono essere utilizzati anche mezzi di comunicazione a distanza.

(5) Se non viene raggiunto alcun accordo relativo al periodo successivo al 30 giugno 2020, il termine del contratto è esteso di tre mesi. Le date di scadenza delle obbligazioni contrattuali sono differite per la durata di quel periodo. Il finanziatore rende disponibile al consumatore una copia del contratto che incorpora le modifiche contrattuali convenute o le modifiche contrattuali risultanti dal primo periodo del presente capoverso e dal primo periodo del capoverso (1).

(6) I capoversi da (1) a (5) non si applicano se le conseguenze del differimento dei pagamenti o della preclusione della risoluzione del contratto imporrebbero al finanziatore un peso non sopportabile alla luce della considerazione di tutte le circostanze del caso concreto, inclusi i cambiamenti alle circostanze generali di vita indotte dalla pandemia COVID-19.

(7) I capoversi da (1) a (6) si applicano conformemente alle modifiche e al regresso tra debitori in solido ai sensi del paragrafo 426 del codice civile.

(8) Il Governo federale è autorizzato ad adottare decreti, dietro approvazione del Parlamento e senza necessità di approvazione del Consiglio federale, per modificare l’ambito di applicazione soggettivo dei capoversi da (1) a (7) e, in particolare, includervi le microimprese come definite dall’articolo 2, capoverso 3 dell’Annesso alla Raccomandazione della Commissione Europea 2003/361/EC del 6 maggio 2003 concernente la definizione di micro, piccola e media impresa.

§4 Verordnungsermächtigung

(1) Die Bundesregierung wird ermächtigt, durch Rechtsverordnung ohne Zustimmung des Bundesrates

1. die Dauer des Leistungsverweigerungsrechts nach § 1 bis längstens zum 30. September 2020 zu verlängern,

2. die in § 2 Absatz 1 und 3 enthaltene Kündigungsbeschränkung auf Zahlungsrückstände zu erstrecken, die im Zeitraum vom 1. Juli 2020 bis längstens zum 30. September 2020 entstanden sind,

3. den in § 3 Absatz 1 genannten Zeitraum bis zum 30. September 2020 und die in § 3 Absatz 5 geregelte Verlängerung der Vertragslaufzeit auf bis zu zwölf Monate zu erstrecke wenn zu erwarten ist, dass das soziale Leben, die wirtschaftliche Tätigkeit einer Vielzahl von Unternehmen oder die Erwerbstätigkeit einer Vielzahl von Menschen durch die COVID-19-Pandemie weiterhin in erheblichem Maße beeinträchtigt bleibt.

(2) Die Bundesregierung wird ermächtigt, durch Rechtsverordnung mit Zustimmung des Bundestages und ohne Zustimmung des Bundesrates die in Absatz 1 genannten Fristen über den 30. September 2020 hinaus zu verlängern, wenn die Beeinträchtigungen auch nach Inkrafttreten der Rechtsverordnung nach Absatz 1 fortbestehen.”

Paragrafo 4 Autorizzazione a emettere decreti legislativi

(1) Il Governo federale è autorizzato ad adottare decreti, senza necessità di approvazione del Consiglio federale, per

1. estendere la durata del diritto di rifiutare l’adempimento ai sensi del paragrafo 1 fino al 30 settembre 2020

2. estendere le restrizioni alla risoluzione stabilite dal paragrafo (2) capoversi (1) e (3) alle obbligazioni in scadenza nel periodo tra il primo luglio 2020 al 30 settembre 2020,

3. estendere il periodo stabilito nel paragrafo (3) capoverso (1) fino al 30 settembre 2020 e l’estensione del termine contrattuale stabilito nel paragrafo (3) capoverso (5) fino a 12 mesi

qualora vi sia da attendersi che la vita sociale, l’attività economica di un ampio numero di imprese o l’impiego produttivo di un ampio numero di persone continui a essere impattato in maniera significativamente avversa come conseguenze della pandemia COVID-19.

(2) Il Governo federale è autorizzato ad adottare decreti, dietro approvazione del Parlamento e senza necessità di approvazione del Consiglio federale, per estendere i periodi indicati nel capoverso (1) oltre il 30 settembre 2020 se gli effetti avversi continueranno a sussistere anche dopo l’entrata in vigore dei decreti riferiti al capoverso (1).”

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