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Approfondimenti

Il nuovo decreto ‘sblocca-pagamenti’

6 Maggio 2013

Corrado Angelelli, Emiliano Conio e Francesco Lombardo, Freshfields Bruckhaus Deringer LLP

Sintesi
Che il nuovo decreto ‘sblocca-pagamenti’ possa rappresentare l’opportunità che i creditori dell’amministrazione italiana stavano aspettando?

 

Il nuovo decreto che ‘sblocca’ 40 miliardi di debito pubblico

Efficace dal 9 aprile 2013, il decreto legge n. 35 dell’8 aprile 2013, è stato emesso allo scopo di sbloccare i pagamenti dei debiti delle pubbliche amministrazioni nei confronti delle imprese private. Le misure varate mettono a disposizione delle amministrazioni pubbliche ben 40 miliardi di euro.

Il decreto potrà essere convertito in legge dal Parlamento entro 60 giorni, anche se non può escludersi un processo di conversione più breve.

Segue una sintesi delle principali novità introdotte dal decreto:

Pagamenti immediati da parte degli enti locali

Il decreto autorizza il pagamento da parte di comuni e province dei rispettivi debiti ‘in parte capitale’ (ossia dell’indebitamento contratto per finalità di investimento) esigibili alla data del 31 dicembre 2012. Tali somme saranno escluse dalla base di calcolo prevista per il patto di stabilità interno sino all’ammontare di 5 miliardi di Euro stanziati per il 2013. Per effettuare detti pagamenti, gli enti locali dovranno comunicare l’ammontare delle risorse finanziarie di cui necessitano entro il 30 aprile 2013, sebbene la ripartizione definitiva dei 5 miliardi di Euro tra le amministrazioni locali sarà determinata dalla conferenza Stato-Città ed autonomie locali. Nel caso in cui non si dovesse addivenire ad un accordo, tale allocazione avverrà su base proporzionale.

In ogni caso, le amministrazioni locali sono comunque autorizzate ad effettuare pagamenti anticipati per un ammontare non superiore al 13 % delle loro disponibilità liquide alla data del 31 marzo 2013.

Gli enti locali che non possono far fronte al pagamento dei debiti sopra indicati potranno richiedere anticipazioni che saranno rese disponibili attraverso Cassa Depositi e Prestiti, in qualità di gestore del fondo descritto nel paragrafo seguente. Tali anticipazioni dovranno essere rimborsate secondo un piano di ammortamento che non dovrà eccedere i 30 anni.

Istituzione di un fondo dotato di 26 miliardi di Euro

Il decreto ha istituito un nuovo fondo finalizzato a fornire il necessario supporto finanziario agli enti locali e alle regioni. Tale fondo è suddiviso in tre sezioni relative ai pagamenti da effettuarsi, rispettivamente, da parte delle amministrazioni locali (2 miliardi di Euro per il 2013 ed altrettanti per il 2014), delle regioni e delle province autonome (3 miliardi di Euro per il 2013 e 5 per il 2014) e degli enti del servizio sanitario nazionale (5 miliardi di Euro per il 2013 e 9 per il 2014). Sono stati inoltre previsti differenti criteri di riparto delle risorse applicabili per ciascuna sezione.

Le regioni e le province autonome potranno chiedere anticipazioni entro il 30 aprile 2013. La distribuzione definitiva delle risorse finanziarie necessarie per rimborsare i propri debiti (diversi da quelli dovuti da enti del settore sanitario) dovrà essere determinata attraverso due decreti ministeriali da adottarsi, rispettivamente, entro il 15 maggio 2013 ed il 15 febbraio 2014. Tali distribuzioni saranno effettuate a condizione che ciascuna regione interessata (i) appronti misure di copertura per il rimborso delle anticipazioni ricevute; (ii) presenti un piano di pagamento dei debiti certi, liquidi ed esigibili alla data del 31 dicembre 2012 (comprensivi di interessi al tasso legale o contrattuale); e (iii) stipuli un contratto con il ministero dell’economia e delle finanze definendo, inter alia, le modalità di restituzione di quanto ricevuto.

Le somme di cui sopra dovranno essere immediatamente utilizzate per effettuare i rispettivi pagamenti.

Debiti degli enti del settore sanitario

Per quanto attiene al pagamento dei debiti degli enti del settore sanitario, ai sensi del decreto sono stati resi disponibili 14 miliardi di Euro per gli anni 2013 e 2014. A titolo di anticipazione per il 2013, un ammontare pari a 5 miliardi di Euro sarà ripartito tra le regioni sulla base di determinati criteri che saranno previsti in un decreto ministeriale da adottarsi entro il 15 maggio 2013. Al fine di beneficiare delle somme di cui sopra, ciascuna regione dovrà comunicare le risorse finanziarie di cui necessita entro il 31 maggio 2013. Anche nel caso dei predetti anticipi, e similmente a quanto già descritto in relazione alle anticipazioni finalizzate a ripianare debiti diversi da quelli degli enti del settore sanitario, le regioni dovranno: (i) approntare misure di copertura per la restituzione delle anticipazioni ricevute; (ii) presentare un piano di rimborso dei debiti certi, liquidi ed esigibili alla data del 31 dicembre 2012 (comprensivi di interessi al tasso legale o contrattuale); e (iii) stipulare un contratto con il ministero dell’economia e delle finanze prevedendo, inter alia, le modalità di restituzione di quanto ricevuto. In aggiunta a quanto precede, il decreto ha altresì previsto talune misure atte ad assicurare lo sblocco delle risorse immobilizzate a livello regionale.

Priorità nei pagamenti

Il decreto prevede che i debiti ceduti pro soluto saranno subordinati al soddisfacimento di ogni altro debito e che, in ogni caso, i pagamenti saranno effettuati secondo un criterio di anzianità.

Mappatura dei debiti e procedura di certificazione

Le amministrazioni pubbliche dovranno registrarsi entro il 29 aprile 2013 alla piattaforma telematica creata per il rilascio delle certificazioni dei debiti delle pubbliche amministrazioni. È precisato che, d’ora innanzi, l’utilizzo della piattaforma elettronica costituirà l’unica modalità di certificazione dei crediti di cui sopra.

Dal 1° giugno 2013 e fino al 15 settembre 2013, le pubbliche amministrazioni dovranno inoltre registrare, sulla piattaforma di cui sopra, la lista completa dei rispettivi debiti certi, liquidi ed esigibili alla data del 31 dicembre 2012 e relativi a contratti ancora in essere.

Nella stessa cornice temporale, le banche e gli intermediari finanziari, tramite l’Associazione Bancaria Italiana, dovranno comunicare i dettagli relativi ai crediti a loro ceduti e vantati nei confronti delle pubbliche amministrazioni, specificando al contempo la natura delle relative cessioni (ovvero pro soluto o pro solvendo).

Cessione dei crediti

Talune semplificazioni sono state introdotte con riferimento ai costi e alle procedure di cessione dei crediti vantati nei confronti delle pubbliche amministrazioni. È altresì prevista l’emanazione, entro il 31 luglio 2013, di un decreto ministeriale finalizzato a stabilire le modalità telematiche attraverso cui potranno essere stipulati i relativi contratti di cessione.

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